Tentata estorsione a due uomini, “Andy Milo” ancora nei guai
Ieri l’interrogatorio di garanzia davanti al gip per Andrea Franzon: secondo il pm il ballerino di 34 anni ha messo annunci su un sito di incontri, chiedendo poi soldi e tempestando le vittime di telefonate
R.D.R
Campolongo. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, ieri, “Andy Milo”. L’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Andrea Battistuzzi è così durato pochi minuti, poi Andrea Franzon - ballerino 34enne residente a Casale di Scodosia, conosciuto appunto come “Andy Milo” - è tornato nella sua abitazione, agli arresti domiciliari.
L’uomo è accusato di tentata estorsione per aver reso un inferno la vita di due uomini: un 29enne di Fossalta di Piave e un 46enne di Campolongo Maggiore. Secondo quanto ricostruito dall’accusa – a chiedere l’arresto è stato il pubblico ministero Giorgio Gava – l’uomo avrebbe messo annunci online nei quali si proponeva per incontri privati, iniziando poi subito a stalkerare e minacciare chiunque gli telefonasse, chiedendo soldi in cambio del silenzio. 300 euro a testa, secondo quanto contestato dalla Procura veneziana, nel caso delle due vittime che hanno presentato denuncia, esasperate da telefonate, messaggi e pressing subito.
«Si è riservato di rendere interrogatorio, una volta che avrà preso cognizione degli atti», spiega l’avvocato Alessandro Zanotto, «lui ritiene di difendersi offrendo una ricostruzione alternativa dei fatti e prove a sostegno. Valuteremo se fare ricorso al Tribunale del Riesame: sono stupito per questo provvedimento di arresto per fatti che risalgono ad aprile e settembre 2019».
Nel frattempo, gli investigatori controlleranno anche cellulari, tablet, pc finiti sotto sequestro.
Il ballerino è conosciuto nel mondo della musica latina, ma il suo nome si ritrova anche spesso in vicende giudiziarie che si susseguono da tempo, compresa una lite giudiziaria con vip dello spettacolo e la denuncia presentata dall’ex fidanzata per maltrattamenti (querela poi ritirata). Ora l’arresto per tentata estorsione: dopo essersi proposto come gigolò attraverso alcuni annunci sul sito bakekaincontri.com, Franzon avrebbe preso a perseguitare gli uomini che l’avevano chiamato - come i due che hanno presentato denuncia - tempestandoli di messaggi, notte e giorno, chiedendo 300 euro per stare zitto e non rivelare a tutti i gusti sessuali dei malcapitati che l’avevano contattato. In alcuni casi avrebbe anche definito il malcapitato “truffatore” o “pedofilo” sempre in rete. —
R.D.R
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