Cerimonia al Ghetto e venerdì la posa di 12 pietre d’inciampo
E.P.
Con la posa venerdì prossimo di altre dodici targhe in ottone (sei donne e sei uomini), saliranno a 90 le pietre d’inciampo incastonate nei masegni di Venezia per ricordare i cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Come spiegato da Marco Borghi (Iveser), una delle nuove dodici pietre sarà dedicata a Leo Mariani, la vittima più giovane della Shoah veneziana (aveva soli 71 giorni); e un’altra a Giuseppe Jona, medico e presidente della Comunità ebraica di Venezia morto suicida nel 1943 per non dover consegnare ai nazisti l’elenco dei cittadini ebrei rimasti in città. Per la Giornata della Memoria, che sarà celebrata questa mattina con una cerimonia solenne in campo del Ghetto Nuovo alle 11.30 con Luca Zaia, sono settanta gli appuntamenti sparsi nell’intero Comune fino al 9 febbraio. Oggi, l’università Ca’ Foscari ospiterà la conferenza di presentazione dello spettacolo “Prima della pensione ovvero Cospiratori” (ore 11.30 in aula Morelli, palazzo Malcanotn-Marcorà).
Presente anche l’M9 di Mestre: oggi alle 18, infatti, nell’auditorium Cesare De Michelis si terrà la conferenza “Storia senza perdono. La Shoah tra ricordo, memoria e storia” con Walter Barberis, presidente di Einaudi editore. L’Ateneo Veneto ha in programma una lunga serie di appuntamenti per ricordare le vittime dell’Olocausto (tra questo, domani alle 10 la proiezione del docufilm “La dernière femme du premier train”). Domani la scuola elementare Loredan di Pellestrina organizzerà alle 10 un incontro con la scrittrice Maria Teresa Sega dal titolo “Storie di ragazzi ebrei veneziani”. Mercoledì, all’istituto Benedetti-Tommaseo si parlerà invece di “linguaggio dell’odio”. —
E.P.
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