In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Tra Porto e Comune risolto il contenzioso sulle aree

M.A.
1 minuto di lettura

Adesso che il nodo tra Comune e Porto è sciolto e non ci sono più vincoli di sorta legati a normativa nazionali che impediscano di dar vita a destinazioni diverse da quella portuale (motivo dei rallentamenti del piano), le pratiche per il rilascio delle autorizzazioni a costruire, possono procedere spedite. Che è quanto si augurano la società inglese che realizzerà il mega ostello, la proprietà e l’architetto veneziano Silvio Fassi. «Ho trovato massima collaborazione e unità d’intenti» spiega «da parte di Comune, Porto, degli uffici, insomma lavoriamo con lo stesso obiettivo dal momento che la pubblica utilità di un progetto di recupero come questo per la città intera con le sue funzioni diversificate, è sotto gli occhi di tutti». Perché cambierà pelle una zona degradata, ma anche perché la viabilità dell’area diventerà finalmente compatibile con una maggiore qualità della vita del quartiere che nascerà a breve, e della cittadinanza che lo abita. Lungo via Fratelli Bandiera, strada pericolosa e ad alto scorrimento, i passaggi pericolosi verranno messi in sicurezza e chiusi, mentre a rendere sicura l’arteria stradale per chi vi accederà, ci penserà una nuova rotatoria a raso tra via Durando e via Fratelli Bandiera, con tanto di passaggio protetto. Accessi pedonali verranno realizzati ma in corrispondenza delle fermate ai mezzi pubblici, in modo che il percorso per arrivare e muoversi sia in sicurezza. Un accesso carrabile pedonale e ciclabile importante sarà realizzato in corrispondenza dell’ex ferrovia industriale verde, lato via della Pila, un grade corridoio alberato che consentirà di scaricare il traffico che arriva dal lato di via dell’Elettricità. Opere tutte a carico proprietà, ovviamente. Una parte importante l’avrà, dunque, la viabilità interna che gravita sull’ex ferrovia industriale. «E’ un progetto che inviterà a camminare a piedi, snellirà il traffico e la viabilità, e che fa perno su un grande cuore verde». —

M.A.

I commenti dei lettori