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Chiude l’osteria Al Campanile «Solo l’ultima di tante attività»

Allarme della Confartigianato: «In pochi anni registrate 86 chiusure: un dato su cui i candidati sindaci dovranno riflettere». Più prudente Confcommercio

Rosario Padovano
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PORTOGRUARO. Chiude definitivamente l’Osteria Al Campanile, in via Roma 15, un locale storico della città del Lemene, a ridosso degli storici mulini e dell’antica pescheria. Confartigianato ora eseguirà un monitoraggio delle chiusure di attività commerciali in centro, definendo la situazione «molto critica». Solo negli ultimi anni, sottolinea, più di 80 attività hanno chiuso i battenti. Meno allarmistica è la posizione dell'Ascom Confcommercio, che non ravvisa un'emorragia del numero dei soci.

L’argomento rischia di irrompere nell’imminente campagna elettorale, come uno dei temi più delicati, assieme alla chiusura della piscina, alla viabilità non risolta, ai morti per tumore e alla mancanza di prospettive di lavoro.

La chiusura dell’Osteria Al Campanile fa discutere. Collocato a ridosso della torre campanaria, da decenni era un punto di riferimento imprescindibile, soprattutto per i menu e gli aperitivi. Ogni sera il gran numero di spritz e di coperti faceva felici i gestori. Poi la divisione tra i due soci non ha certo giovato. Ieri mattina tuttavia si è affacciata una speranza. Un imprenditore del milanese si è presentato con l’intenzione di rilevarlo. Ha già preso in gestione l’ex Fly in Borgo Sant’Agnese.

A lanciare l’allarme sul numero di chiusure in centro storico è Siro Martin. Il presidente di Confartigianato Veneto Orientale ha lamentato che «solo negli ultimi anni, ben 86 vetrine hanno chiuso i battenti nei borghi del centro. È un numero molto preoccupante che non può lasciare indifferenti categorie economiche e amministratori». Poi annuncia. «Eseguiremo a breve un monitoraggio per capire quali sono le cause di questo impoverimento. E chiederemo ai candidati sindaci cosa intendono fare nella prossima consiliatura per offrire garanzie, a tutela anche dei dipendenti di queste attività».

Più prudente Confcommercio. Francesco Fratto esprime equilibrio. Il presidente dell’Ascom cittadino ravvisa che «nel territorio di Portogruaro nonostante le difficoltà del momento, notiamo comunque che per quanto riguarda la nostra associazione i numeri mantengono ancora un bilancio sostanzialmente bilanciato tra chi si vede costretto a chiudere l’attività e chi invece decide di investire in una propria impresa commerciale».

Oltre a La Piazzetta, bar chiuso per motivi economici e non solo, ha abbassato le serrande il ristorante dell’Antico Spessotto. Un cartello indica il cambio di gestione e la riapertura dell’attività a metà febbraio. Si vedrà.

Il cartello “Affittasi” compare anche in via Garibaldi e all’esterno di un’ex attività di via Cavour. Tanti anche gli uffici “sfitti”. In via Bon è cessata l’attività di un negozio di telefonia che faceva capo a Wind 3 e a Vodafone. Per l’economia cittadina non è un momento felice. La luce in fondo al tunnel, non c’è. —

Rosario Padovano

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