L'Unesco assegna a Ca' Foscari la cattedra su Acqua, Patrimonio e sviluppo sostenibile
La nuova Cattedra riconosciuta dall'Unesco a Cà Foscari si propone di rafforzare le attività educative incentrate sull'uso più sostenibile dell'acqua

VENEZIA. L'Unesco ha assegnato all'Università Cà Foscari Venezia la propria Cattedra su Acqua, Patrimonio e Sviluppo Sostenibile.
L'ateneo lagunare entra così nella lista delle quasi 800 «Unesco Chairs» (30 in Italia) che dal 1992 hanno coinvolto oltre 700 istituzioni di 116 Paesi, promuovendo collaborazione e scambio di conoscenza su temi cruciali in campo educativo, scientifico e culturale.
«Il riconoscimento - spiega Francesco Vallerani, geografo e promotore della Cattedra - arriva dopo una prolungata attività di ricerca dedicata alla conoscenza e alla gestione dei patrimoni delle civiltà delle acque e alla promozione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile».
La nuova Cattedra riconosciuta dall'Unesco a Cà Foscari si propone di rafforzare le attività educative incentrate sull'uso più sostenibile dell'acqua.
Attività formative interdisciplinari comprenderanno lezioni e corsi sui temi dell'educazione allo sviluppo sostenibile, dell'eco-idrologia, della geografia culturale, della socio-ecologia, dell'antropologia visiva, della museologia, delle digital humanities e dei tourism studies.
Saranno un centinaio i beneficiari diretti delle attività di formazione programmate nel periodo 2020-2023, di cui la metà provenienti da paesi del Sud del mondo.
«Oggi - conclude Vallerani - i musei dell'acqua sono degli attori fondamentali per trasmettere nuovi comportamenti e nuove abitudini nei confronti dell'elemento più prezioso per la vita. Ogni giorno accolgono migliaia di visitatori in tutto il mondo e detengono un potenziale enorme per trasmettere alle nuove generazioni valori e conoscenze strategiche per il futuro dell'umanità»
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