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Segnali di ripresa per l’edilizia a Venezia: crescono aziende e lavoratori

Nel corso del 2019 le imprese sono cresciute di oltre i 3% e gli addetti del 5,19 % «Una tendenza da consolidare. Ben venga il nuovo regolamento edilizio»

Gianni Favarato
1 minuto di lettura

VENEZIA. Da anni è in grande difficoltà ma nell’ultimo scorcio del 2019 un settore “trainante” per tutta l’economia, come l’edilizia, sembra riemergere da una lunga crisi che sembrava insuperabile, soprattutto grazie ai nuovi incentivi fiscali e alla riconferma degli ecobonus energetici.

Lo dicono i dati presentati in questi giorni dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) di Venezia che mostrano un aumento del 3,46% nel numero delle imprese industriali edili (820) iscritti al registro della camera di commercio, del 5,19% il numero di addetti (4.780 in totale) alle dipendenze delle imprese e del 7,61% delle ore lavorate per un totale di 6 milioni e mezzo.

«Difficilmente si potrà tornare ai valori precedenti alla crisi, ma quest’anno il settore ha avuto un leggero miglioramento e i dati delle nostre casse edili sono positivi», spiega Giovanni Salmistrari, presidente di Ance Venezia, «Questo dimostra che lentamente il nostro settore, pur penalizzato, sta riprendendosi. I dati sono positivi, ma sempre inferiori rispetto all’inizio di un 2000, che ci vedeva protagonisti della produzione italiana». «Per sostenere il rilancio del settore, la ricetta è sempre quella», aggiunge il presidente dell’Ance, «meno burocrazia ed un alleggerimento della pressione fiscale».

Altro tema centrale per il prossimo anno, secondo Salmistrari, è quello relativo al regolamento edilizio recentemente approvato dal Comune: «Non abbiamo ancora potuto leggere il testo definitivo, ma ci pare che stia andando nella direzione giusta. Si introducono, soprattutto per il Centro Storico, apprezzabili novità che dovrebbero rendere la vita più facile a coloro, che vi abitano ed operano, fornendo molti elementi di certezza, come la possibilità di richiedere un parere preventivo prima di presentare il progetto definitivo; ciò renderà il successivo iter più veloce ed agevole».

«Ad aiutare e la ripresa», sottolinea Salmistrari, «ci sono gli incentivi anche fiscali per la riqualificazione estesa dei fabbricati con classe energetica A, nonché le deroghe in relazione alle altezze ed alle dimensioni minime degli alloggi, che permetteranno ora di intervenire per una riqualificazione ad uso residenziale. Infine, ancora per il centro storico viene finalmente impostato il tema della rete fognaria nel rispetto della delicatezza del tessuto urbano, ma anche tenendo conto del carico turistico».

Tema centrale per Venezia è quello del Mose: «È un’opera nazionale», sottolinea Salmistrari, «ed è fondamentale per Venezia e la sua salvaguardia. Ricordo sempre che il Mose non sono solo le paratie, ma sono anche le opere complementari e di compensazione ambientale, che l’Europa alcuni anni fa ci ha imposto, ma alle quali nessuno ha mai messo mano in maniera continuativa. Bisogna finire quello che era stato previsto dallo Stato e pertanto lo Stato deve farsene carico». Sarebbe ora di fare chiarezza, se i soldi ci sono veramente o no!». 


 

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