A Mestre 240 addetti rischiano il posto Trattative al Mise
M.A.
E’ alta la tensione tra i dipendenti degli iper e dei supermercati di prossimità Auchan e Simply che stanno vivendo sulla loro pelle il travagliato passaggio messo in atto dal gruppo formato da sette cooperative con circa 2.300 soci-imprenditori che ha chiuso il 2019 con un fatturato da 14,3 miliardi. A sette mesi dall’acquisizione delle attività italiane di Auchan, avvenuta a maggio da parte della cooperativa di esercenti guidata da Francesco Pugliese, non si è ancora raggiunto un accordo quadro e la rabbia dei lavoratori sale.
Da mesi i sindacati si battono per vederci chiaro nella vertenza Auchan-Conad, soprattutto in relazione al più grande ipermercato del Veneto, ossia l’Auchan di Mestre, dove lavorano circa 240 persone che ancora non sanno che fine faranno.
L’unica certezza, ad oggi, è che l’iper vedrà una riduzione della superficie di vendita della metà, un’ottimizzazione degli spazi e il cambio di insegna. Chi arriverà, però, non è dato sapere né – ribadiscono i sindacati – ci sono garanzie sulla salvaguardia del posto di lavoro per tutti i dipendenti.
A stretto giro nell’area commerciale di Auchan arriverà Aldi, concorrente diretto della Lidl del Terraglio, ma anche Lando, tutti marchi forti, che potrebbero aumentare il cannibalismo tra insegne. Da qui l’appello al Governo dei sindacati, ma anche dell’assessorato allo Sviluppo economico di Venezia, che lunedì era presente al presidio di Mestre per portare la sua solidarietà ai lavoratori, come già fatto a fine ottobre. —
M.A.
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