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Il doppio gioco del colonnello Soldi in nero anche da Mesirca

L’ufficiale Vincenzo Corrado e la commercialista trevigiana Mesirca interrogati Il finanziere e la soffiata sulle verifiche alla Axios: «La mia era solo un’ipotesi»

Francesco Furlan
2 minuti di lettura



Faceva una sorta di doppio gioco il colonnello della Finanza Vincenzo Corrado: chiedeva i soldi alla Baggio Trasporti Combinati - alla quale aveva garantito di poter aggiustare la verifica fiscale dell’Agenzia delle Entrate - e anche alla commercialista trevigiana Tiziana Mesirca, alla quale aveva portato il cliente. Lui aveva chiesto il 50%, ma la commercialista - come ha raccontato ieri lei stessa - gliene avrebbe dati un po’ meno, nella misura del 20-22% , per un totale di circa 17-18 mila euro. Ovviamente in nero. È questo uno degli aspetti emersi ieri nel corso dell’udienza del processo su fisco&mazzette che vede imputati il colonnello Corrado, all’epoca in servizio al comando regionale, per traffico di influenze e corruzione, la commercialista Mesirca (traffico di influenze), ritenuta la sua lunga manus all’Agenzia delle Entrate, e Christian David ( induzione indebita) dirigente dell’Agenzia delle Entrate, ritenuto il punto di appoggio per Corrado e la Mesirca. Nell’udienza di ieri Corrado è stato interrogato dal pubblico ministero Stefano Ancillotto soprattutto in merito al capo di imputazione che lo vede a processo per il reato di corruzione. E che riguarda la soffiata su Axios. Corrado infatti è accusato di aver anticipato a Baggio che i finanzieri avrebbero presto fatto una verifica anche alla Axios, società formalmente gestita da società estere, con base a Vaduz (Liechtenstein) ma di fatto amministrata da Enrico Maria Baggio. Una soffiata che emerge anche da una telefonata tra Corrado e Baggio del primo marzo del 2016. «Era solo un ipotesi», si è difeso ieri Corrado davanti al collegio presieduto dal giudice Stefano Manduzio sostenendo che era plausibile che, dopo le verifiche fatte alla Baggio, ne seguissero altre sulle società collegate. Una versione che è pero sembrata vacillare di fronte alla lettura delle intercettazioni telefoniche. La Mesirca, invece, interrogata sui suoi rapporti con Corrado, ha spiegato di averlo conosciuto perché fidanzato di un’amica. E di essere entrata in rapporti professionali con lui quando le offrì di seguire la vicenda delle verifiche della società Baggio. «Per la segnalazione mi chiese il 50%, io non avevo mai accettato una cosa del genere prima», ha detto, «ma era un periodo un po’ di crisi e accettai. Anche se poi gli diedi di meno di quanto mi aveva chiesto. Non sapevo che avesse ricevuto dei soldi anche dai Baggio». In particolare un rolex e 20 mila euro. Nel corso dell’interrogatorio è emerso anche il caso dell’azienda Canevel di Valdobbiadene, che Corrado aveva girato sempre alla Mesirca, chiedendo il 20% della parcella. Corrado le aveva anche detto - ha spiegato la Mesirca - che lui si sarebbe potuto interessare con un colonnello della finanza di Treviso che - secondo quanto capito dalla commercialista - avrebbe potuto dare loro una mano in modo illegale. Un passaggio che però non fu fatto. Il 23 gennaio sarà sentito David. —



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