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Caso Stella Maris Gli esuberi bloccati fino al 31 gennaio

F.Fur.
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LIDO. Dopo che nei giorni scorsi a Codess, che ha preso in gestione la struttura prima gestita da Fondazione Opera San Camillo, ha paventato il rischio di circa 30 esuberi tra il personale della casa di riposo Stella Maris, si è tenuto ieri in prefettura un primo incontro tra le parti. Al termine del quale è stato deciso di “congelare” fino al 31 gennaio le procedure di esubero. All’incontro in prefettura erano presenti rappresentanti di Codess, San Camillo, organizzazioni sindacali, comune e Usl Serenissima. Nel corso dell’incontro è stato ricostruito il passaggio nella gestione dello Stella Maris, nell’ambito della partita più ampia che ha visto Villa Salus comprarsi il San Camillo. In quella occasione, ha ricordato Giancarlo Da Lio (Cgil Fp) «tutti i soggetti ci fornirono garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali, anche in base agli impegni presi con l’allora prefetto Boffi e con il Comune di Venezia, mentre oggi, si parla di circa 30 Lavoratori a rischio licenziamento». «Inoltre», continua Carlo Alzetta della Csil Fp, «non possiamo ignorare che si tratta di lavoratori che già da 9 anni forniscono servizi essenziali per il San Camillo: magazzino, manutenzione (elettricisti, idraulici, meccanici), portineria, giardinaggio, lavanderia, bar, cucina e mensa; persone residenti tra Pellestrina, Lido e Cavallino e che troverebbero ostacoli enormi nel doversi spostare per lavorare in altre sedi e consideriamo che tra questi soggetti ci sono almeno 4 persone portatrici di disabilità». Anche il Comune, attraverso l’assessore ai Servizi sociali Simone Venturini, ha richiamato San Camillo e Codess agli impegni i presi nel corso della lunga trattativa con i Camilliani: «Mantenimento dei livelli occupazionali, mantenimento delle attività nelle strutture degli Alberoni e rilancio dell’Irccs, eccellenza della sanità veneta e fiore all’occhiello di quella veneziana». Gli suberi quindi, come concordato nell’incontro, restano per ora congelati fino alla fine di gennaio. Ma per i mesi successivi il destino dei lavoratori è tutto da scrivere. In questo lasso di tempo sarà attivato un tavolo tecnico anche con le organizzazioni sindacali per trovare la migliore soluzione per i lavoratori. Il prossimo incontro di verifica in prefettura è previsto per il 15 gennaio. Cgil e Cisl «esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto, pur mantenendo alto il livello di attenzione mentre, unica ombra che si è allungata sul positivo svolgimento dei lavori è stata la verifica che, ancora una volta, i Colleghi della Uil Fpl Venezia, come è emerso, in modo imbarazzante, dalla discussione, hanno “giocato” con altre regole, cercando interlocuzione, unilaterale, con la proprietà di San Camillo». —

F.Fur.

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