San Donà. L’allarme per la droga mobilita madri e nonne
Il sindaco in prima linea: pronti a contrastare la piaga dell'eroina. Parco delle Rose al setaccio: trovate 20 dosi di marijuana
Giovanni Cagnassi
SAN DONÀ. Emergenza droga, San Donà segnata da tre morti nel 2019, al pari di Mestre. Ed è l’eroina la droga più pericolosa anche nel basso Piave, quella gialla in particolare, con il principio attivo più letale. San Donà è un crocevia dello spaccio, su un asse strategico per gli spacciatori. La zona della stazione ferroviaria è ora centro delle polemiche. Qui arrivano pusher anche dal Friuli. Il sindaco Andrea Cereser non sottovaluta il problema: «La droga è una piaga sociale che dobbiamo combattere a partire dalla sensibilizzazione dei giovani nelle scuole e poi reprimendola con le forze di polizia. Ma anche la magistratura deve essere severa per non vanificare il lavoro delle forze di polizia. In questi giorni, come per la recente rissa in via Dante, i cittadini sono stati fondamentali nel segnalare subito un episodio sospetto». . L’allarme droga ha scatenato anche la Lega con il segretario Alberto Schibuola: «La rissa a San Donà, questa volta in via Dante, è avvenuta con il coinvolgimento di stranieri. Temiamo che dietro a queste violenze si nasconda la lotta per la gestione dello spaccio che ormai nella nostra città ha raggiunto livelli altissimi. Speriamo che sia possibile stroncare i fornitori perché purtroppo solo con i pusher non si risolve nulla. Un grazie alle forze dell’ordine che intervengono sempre con tempestività».
Massimiliano Rizzello, consigliere comunale di FdI, invoca ancora il turno di notte della polizia locale a supporto delle altre forze di polizia, e presidi fissi di controllo del territorio come deterrente. Referente per l’onorevole Michela Brambilla, Andrea Marin chiede invece controlli costanti con i cani antidroga nei parchi e nelle zone grigie della città, soprattutto alla stazione dei pullman e quella dei treni, frequentate da balordi e spacciatori. «Dobbiamo dichiarare guerra a questi venditori di morte», dice.
Lucia Camata, con altre mamme e nonne, si è presentata alla stazione dei treni con una ramazza, simbolo della necessità di ripulire certe zone infestate, da droga, furti, atti vandalici. La polizia locale, intanto, ha sequestrato 20 grammi di marijuana rinvenuti sabato sera al parco delle Rose. Una zona famosa per lo spaccio che si consuma all’interno di questo piccolo polmone verde, nell’immediata periferia cittadina. Gli agenti della polizia locale, coordinati dal comandante Paolo Carestiato, sono giunti sul posto per un sopralluogo dopo alcune segnalazioni di persone sospette sulle panchine che stavano scambiandosi della merce. Un gruppo di cittadini stranieri, alla vista degli agenti, sono fuggiti dileguandosi in breve tempo. Gli agenti hanno perlustrato l’area e rinvenuto dei panetti di marijuana sotto una panchina. Era la droga destinata allo spaccio. Altri controlli saranno effettuati nei parchi della città, soprattutto quelli più isolati, che sono diventati centrali dello spaccio per scambiarsi dosi e denaro. —
Giovanni Cagnassi
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