VENEZIA. Si è e conclusa positivamente la prova generale di innalzamento delle 19 paratoie galleggianti del Mose ieri notte alla bocca di porto di Malamocco. Si tratta del primo test ufficiale di tutte le barriere che dovrebbero proteggere Venezia dall’acqua alta.
Un test accompagnato da una grande attesa dopo l’eccezionale ’aqua grandà del 12 novembre scorso che ha fatto registrare i 187 cm di altezza, seconda più alta marea della storia. Ad oggi l’impianto idraulico è ancora provvisorio quindi l’innalzamento delle barriere è avvenuto più lentamente del previsto ma apparentemente tutto è funzionato perfettamente.
Poi le paratoie sono state svuotate dall’aria compressa e riempite d’acqua, di nuovo adagiate sui cassoni di alloggiamento nel fondale della bocca di porto. Un paio d’ore sono state necessarie anche per la pulizia delle tubazioni, e l’immissione di acqua dolce per ripulirle dall’acqua di mare. Sollevamento a cura dei tecnici di Comar srl, la società del Consorzio Venezia Nuova commissariata nel 2015.
La Capitaneria di porto ha intanto ieri modificato l’ordinanza sul transito delle navi che aveva emesso qualche giorno fa. Per ragioni di sicurezza e per evitare l’afflusso di privati e di curiosi è stato stabilito il blocco totale del traffico delle navi superiori a 500 tonnellate di stazza. L’entrata in porto è stata autorizzata nuovamente per stamattina alle 7.
Le unità navali più piccole - fino a 500 tonnellate - hanno potuto entrare e uscire attraverso il varco della conca di navigazione. Opera quest’ultima ancora in attesa di riparazione dopo i gravi danni avuti dalla mareggiata del 2015.