In aumento povertà e senzatetto Dal Comune un aiuto concreto
Scattato il piano invernale di accoglienza notturna, se ne occuperà la Coges Trentacinque letti e operatori di strada per i cento giorni più freddi dell’anno
Marta Artico
C’è chi dorme nella rampa di accesso chiusa dell’ex Torre di San Lorenzo in via Pio X, chi dietro il cinema Candiani, nei pertugi esterni all’edificio, chi ancora sotto al porticato dell’Istituto d’Arte angolo via Tasso-Corso del Popolo. In queste notti in cui le temperature scendono e piove a intermittenza, sono tanti i senza tetto che si sono ricavati giacigli fai-da-te in centro città, per proteggersi dal freddo. Alcuni sono volti noti, altri meno. Al mattino in giro si trovano sacchi a pelo, coperte, resti di vita notturna. Come nell’ex torre di San Lorenzo, dove c’è materiale accatastato da anni e forse da più inverni. Anche nelle vicinanze dei sottopassi che portano al cimitero di Mestre si incontrano senza tetto arrotolati in sacco a peli di fortuna, che si mimetizzano nel buio. Qualcuno si rannicchia nelle rientranze dei negozi chiusi, dove la notte non c’è più vita né luce. Domenica 1 dicembre, è scattato - grazie all'impegno dell'assessorato alla Coesione sociale - il dispositivo di accoglienza notturna invernale dei senza dimora. In campo per il terzo anno consecutivo, fino al 10 marzo 2020, l’Ati (Associazione temporanea di impresa) costituita da Fondazione Casa dell’Ospitalità e Cooperativa Co.Ge.S Don Lorenzo Milani, occhio sul territorio per far fronte alle emergenze del periodo invernale, garantendo accoglienza a chi non ha dove dormire.
Potenziamento di almeno 35 posti letto nella Casa dell’Ospitalità di Mestre e un incremento del lavoro di strada per i 100 giorni più freddi dell’anno. Due dei posti aggiuntivi previsti saranno destinati a persone valutate in situazione critica dall’Unità di Strada o a particolari situazioni di emergenza. È previsto un ulteriore potenziamento dei posti letto se dovessero verificarsi specifiche condizioni climatiche avverse o particolari situazioni.
Lo sportello di registrazione per richiedere la notte al coperto sarà aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 10 nella Casa dell’Ospitalità in via Santa Maria dei Battuti 1/d. Al termine della registrazione verrà fornita immediata risposta sull’accoglienza a partire dalla sera stessa e per un periodo di 2 notti consecutive con la possibilità di ripresentarsi allo sportello di registrazione e concorrere per un’ulteriore successiva ospitalità.
Il lavoro dell’unità di strada verrà rafforzato con la collaborazione di un’unità di strada dedicata al periodo di “emergenza freddo”, allo scopo di contattare l'utenza marginale, soddisfare i bisogni primari (distribuzione di generi di conforto, coperte, kit scaldacorpo e biancheria intima), monitorare le condizioni di salute, fornire informazioni. La presenza sarà garantita tutti i giorni dalle 19 alle 22 per poter raggiungere le persone in difficoltà e intervenire in caso di emergenza.
Il numero verde 800 589 266 (24 ore su 24) servirà per ricevere le segnalazioni di situazioni di difficoltà da parte dei servizi, della cittadinanza e delle stesse persone senza dimora. Un lavoro che vede più soggetti coinvolti: Associazioni del Tavolo Cittadino Senza Dimora, Croce Rossa e Croce Verde, ospiti della Casa dell’Ospitalità. Paola Bonetti e Francesco Pilli, presidente e direttore della Fondazione, hanno rassicurato la cittadinanza sul fatto che nonostante i lavori di ristrutturazione del dormitorio, i locali sono in via di predisposizione per l'accoglienza delle persone in difficoltà. «Serve l’aiuto di tutti: chiunque avesse coperte da donare può contattare la nostra segreteria al numero 041/958409 o può consegnarle direttamente ai punti di raccolta individuati nel territorio» l'appello ai cittadini. —
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