MIRANO. Tre gruppi di lavoro per rilanciare il fiume Muson a Mirano ed emerge la possibilità di costruire uno spazio balneare. La proposta è arrivata durante un seminario organizzato dalla Fondazione Benetton nel corso del quale sono emerse ipotesi di sviluppo per il corso d’acqua che attraversa il centro. Di sicuro quanto studiato potrebbe diventare motivo di dibattito perché idee sul tavolo ce ne sono.
La parola paesaggio è vista come l’elemento chiave. La Fondazione suggerisce di togliere i manufatti in cemento ora non usati e presenti sul ponte del canale sifone tra il Lusore e il Taglio. Per gli esperti, questi impediscono lo sviluppo della vegetazione erbacea e impoveriscono la zona sotto l’aspetto ecologico ed estetico.
Ci sarà da lavorare anche sul Parco Porara ma, anche se non soddisfa come effetto tampone per contrastare lo smog delle acque e dell’aria, può essere rilanciato come spazio ricreativo perché molto frequentato. Per questo la Fondazione Benetton propone di creare una zona umida per far crescere la biodiversità, incentivare l’autodepurazione e infittire la vegetazione. Questa, tra le superfici considerate, è quella che presenta il più elevato valore ambientale-naturalistico vista la presenza del bosco e del prato lungo gli argini.

Per il parco aziendale della Depuracque, vicino alla zona industriale di Salzano, si dovrà lavorare per migliorare il paesaggio attorno, sfruttando il perimetro boscato sull’argine sinistro del fiume. Così gli esperti propongono di abbassarlo o interromperlo, a monte a e a valle, consentendo alle acque in piena di invadere la zona con le piante, così da farlo diventare un bacino di laminazione. Una passerella garantirebbe l’accesso pedonale all’argine dal parcheggio.
Un altro luogo dove intervenire sarà il Mulino di Stigliano. Qui l’accumulo di sabbia e fango crea un problema idraulico ma, essendo vicini al castello della frazione salese, il punto diventa interessante sotto l’aspetto storico e paesaggistico. I tecnici chiedono di mettere un filare di pioppi sull’argine destro del fiume e di togliere con frequenza i depositi accumulati nel bacino. Infine la questione balneare: il Molino di Sopra è in un luogo di passaggio, circondato da parchi e alberi. Se in passato è stato un luogo informale come “spiaggia” per i miranesi e non solo, l’ipotesi potrebbe tornare a essere attrattiva. —
Alessandro Ragazzo