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Una vita tra ambiente e sociale Mirano piange Michele Zuin

La Sla se l’è portato via a 63 anni. Consigliere con i Ds, era portavoce da Vetrego È stato presidente degli Amici della bici, impegnato per la mobilità sostenibile

Carlo Romeo
2 minuti di lettura



Lutto a Mirano per la scomparsa di Michele Zuin, figura centrale della vita della comunità che si è fatto conoscere e apprezzare per il suo impegno soprattutto per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente. Si è spento a 63 anni giovedì mattina, dopo che da circa un anno gli era stata diagnosticata la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica. Residente a Vetrego, Zuin aveva fortemente a cuore la sua frazione e negli anni si è speso per le richieste e le esigenze dei suoi abitanti.

Tali questioni, insieme alla passione di Zuin per la mobilità sostenibile e il rispetto dell’ambiente, sono state al centro anche del suo impegno politico. Tra il 1994 e il 2003 è stato consigliere comunale di Mirano tra le file dei Democratici di Sinistra, durante i mandati dei sindaci Franco Marchiori e Gianni Fardin. Ma le sue battaglie sono continuate anche in seguito: si è fatto portavoce dei cittadini di Vetrego chiedendo soprattutto la messa in sicurezza delle vie ciclopedonali di collegamento tra la frazione e il capoluogo. L’ultimo ruolo ricoperto, con l’impegno e lo spirito di iniziativa che lo contraddistinguevano, è stato quello di presidente della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) di Mirano e Riviera del Brenta. Socio Fiab per anni, con l’associazione ha organizzato innumerevoli iniziative e pedalate nel territorio (tra queste “Bimbimbici” dedicata ai più piccoli) con l’obiettivo di diffondere l’amore per le due ruote e il loro uso in chiave ecologica. Con la bici amava anche viaggiare ed i raduni di appassionati lo hanno portato in giro per l’Italia e anche all’estero.

«Era una persona molto disponibile, calma e tranquilla», racconta il figlio Alessandro, «Si prodigava per l’ambiente e l’interesse comune. La malattia gli ha portato via il grande amore per la bicicletta. È stata dura ma l’ha accettato senza lamentarsi». Il ricordo che lascia in chi lo conosceva è quello di un uomo sempre cordiale e sorridente, di una dolcezza fuori dal comune. Il suo impegno per Mirano nel corso degli anni è stato riconosciuto anche in consiglio comunale giovedì, a poche ore dalla scomparsa. «Ricordo di aver fatto delle uscite in bici con lui», ha detto la presidente del consiglio Renata Cibin, «Si riservava il posto finale, era colui che raccoglieva tutti e lo ricordo con affetto per questa sua disponibilità». L’assemblea ha tributato un minuto di silenzio a lui e ad altri due ex consiglieri scomparsi di recente, Mario Boato e Costantino Azzolini.

Michele Zuin lascia la moglie Maria, i figli Alessandro e Valentina e la nipote Anna. Le esequie saranno lunedì alle 15.30 nella chiesa di San Silvestro a Vetrego. Alla porta della chiesa si raccoglieranno offerte per la ricerca contro la Sla e la famiglia ringrazia fin d’ora quanti vorranno contribuire. —



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