Morì per soccorrere chi voleva uccidersi Perizia sull’auto
Rosario Padovano
CINTO. Novità sul caso della morte di Davide Zavattin, il 38enne di Cinto deceduto in un incidente stradale. Domani mattina avverrà la perizia cinematica sulla vettura usata da Mara Demo la sera del 8 novembre, quando uscì di strada a San Biagio di Cinto, mentre trasportava Davide. Lei si ferì e Davide morì mentre stavano andando a soccorrere un ragazzo che aveva annunciato di suicidarsi. Il pm Marco Faion, titolare del procedimento penale per il reato di omicidio colposo che vede Mara indagata, ha disposto un accertamento tecnico non ripetibile per chiarire la dinamica del sinistro e ha nominato come consulente tecnico l'ingegnere Carlo Gava, di Pordenone. Intanto il ventenne che voleva farla finita è stato dimesso a inizio settimana dall'ospedale. Lo zio ne prende le difese. «È molto provato per quanto è accaduto. È irriconoscibile. Io dico che non è colpa sua, ma di chi stava guidando al momento dello scontro. Non è possibile addebitare a mio nipote colpe non sue. Non è giusto. Sulle accuse di procurato allarme non ho voglia di esprimermi. Mio nipote non ha colpa, va lasciato in pace e va curato in tutta tranquillità. Siamo tutti molto provati, anche perché conoscevamo bene Davide». —
Rosario Padovano
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