«Grazie Rigo di quanto hai fatto per noi» Il ricordo commosso del “Re del remo”
Palmiro Fongher e l’ex sindaco. Oggi pomeriggio i funerali nella sua Noale, domani la cerimonia a Ca’ Loredan
Alberto Vitucci
IL RICORDO
«A nome di tutti i regatanti, campioni e non campioni, voglio ricordare il sindaco Mario Rigo. Tutto quello che ha fatto per il mondo della voga e per la sua città. Il grande rispetto che ha sempre nutrito per le nostre tradizioni e in particolare per le regate». È commosso il «re del remo» Palmiro Fongher. E ricorda il «suo» sindaco, colui che rilanciò il mondo del remo insieme all’assessore al Turismo Maurizio Cecconi. «Una coppia insuperata di amministratori», dice Palmiro, 86 anni, una delle figure più importanti della storia del remo a Venezia. Vincitore di 12 regate dei gondolini, cinque consecutive insieme all’allora promessa Gianfranco Vianello «Crea». Eccolo, Mario Rigo, con la fascia tricolore, mentre premia Palmiro e Crea primi all’arrivo nella Regata Storica del 1977. Ospite d’onore il presidente del Senato e big della Democrazia cristiana, Amintore Fanfani. Ricordi affettuosi che coinvolgono l’intera famiglia dei regatanti. Fu proprio Rigo a rilanciare la disciplina a metà degli anni settanta, inventando la Vogalonga e rilanciando le società remiere ospitate nell’ex Macello di San Giobbe. I funerali dell’ex sindaco di Venezia (dal 1975 al 1985) si terranno oggi alle 15.30 nella chiesa dei Santi Felice e Fortunato a Noale, la città dov’era nato. A ricordarlo l’ex presidente del Senato Marcello Pera, di cui fu segretario negli anni Duemila, il fedele Vito Fittipaldi, tecnico comunale che gli è sempre rimasto vicino. La sindaca di Noale Patrizia Andreotti, la vicesindaca di Venezia Luciana Colle con i gonfaloni delle due città e un picchetto d’onore dei vigili urbani.
L’addio civile a Mario Rigo è fissato invece per domani mattina alle 9.30 in municipio a Venezia. Nell’aula del Consiglio comunale, a Ca’ Loredan, sarà ricordato dai consiglieri e dal sindaco. E dai tanti che lo hanno conosciuto e apprezzato. «Un pezzo di storia importante di questa città», lo ha definito Massimo Cacciari, anch’egli sindaco per 15 anni che a Rigo è sempre rimasto vicino.
Sono tante le intuizioni che Mario Rigo, esponente socialista craxiano e avversario di Gianni De Michelis, aveva avuto in città. Fu il primo a capire che la città si stava avviando verso una pericolosa deriva di trasformazione in senso turistico. E propose il «ticket» a metà degli anni Ottanta. Biglietto di ingresso al Ponte della Libertà per scoraggiare il turismo mordi e fuggi. Il primo a creare la giunta rossa. Partito socialista e Pci, i comunisti, alleati di governo. «Il primo a capire che le due forze dovevano mettersi insieme, con pari dignità», dice Cacciari. «De Michelis aveva un altro progetto. E alla fine vinse lui».
Esponente dell’ala socialista che in laguna privilegiava l’ambiente rispetto al cemento e alle grandi opere, Rigo arrivò al punto di votare la sfiducia alla giunta Dc-Psi-Psdi guidata da Nereo Laroni, il sindaco manager voluto da De Michelis e dal «partito del fare». Da allora comincia la sua carriera come parlamentare, membro dell’Europarlamento. Esponente molto ascoltato nei convegni di economia e del turismo. L’altro giorno la banale caduta in casa, il ricovero, le complicazioni. Aveva da poco compiuto i 90 anni, portati benissimo. Addio Mario. —
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