SPINEA. I carabinieri di Spinea hanno arrestato per maltrattamenti contro familiari H.D. 40enne originario del Bangladesh.
L’uomo, è accusato di comportamenti violenti e vessatori nei confronti della moglie sin dal 2007, umiliata, percossa e minacciata di morte a più riprese. L’accusa più grave è però quella di violenza sessuale, consumata nell’ambito di un grave “regime” di maltrattamenti casalinghi.
La violenza inoltre si consumava anche nei confronti della figlia minorenne, picchiata insistentemente anche con l’utilizzo di oggetti domestici.
L’intervento effettuato dai carabinieri è il culmine di una indagine che ha preso origine nel 2017 con i primi riscontri investigativi in seguito alla denuncia della ragazza divenuta maggiorenne e più consapevole del quadro delle mostruosità vissuto, ed ha posto fine ad una storia che si protraeva, purtroppo, da anni, nella vana speranza che potesse migliorare.
Le indagini dei carabinieri infatti, hanno evidenziato che moglie e figlia dell’uomo, da diversi anni venivano quotidianamente offesi e minacciati, nonché picchiati tanto da essere più volte ridotti con il viso gonfio e tumefatto. Alla fine non ce l’hanno fatta più. Terribile il quadro raccolto dagli uomini dell’Arma, un quadro fatto di violenze divenute insostenibili, di paura, costellate da centinaia di episodi sfociati in violenza e minaccia di morte. Oltre ai calci e pugni sferrati senza motivo infatti, l’uomo era solito spaccare tutto ciò che trovava dinanzi, mobili di casa, porte, pensili della cucina, vetrate, piatti , bicchieri, e tutto quello che capitava a tiro.
Le minacce, sempre dello stesso tipo, di morte, fatte anche con coltelli prelevati in cucina, culminavano, almeno per la moglie, con la costrizione ad avere rapporti sessuali. Un vero e proprio incubo famigliare.
L’indagine dei carabinieri ha ricostruito – come detto – anni di violenze con almeno cinque chiari episodi con precisi riscontri, ma sono innumerevoli i fatti e le condotte riportate, informando conseguentemente l’autorità giudiziaria che ha infine emesso il provvedimento restrittivo eseguito dai carabinieri.
Nel corso della rituale perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti anche una serie di oggetti utilizzati dall’uomo a mo’ di arma impropria per infliggere le sue violenze alle due povere donne sottomesse, tutti sottoposti a sequestro.
L’uomo è stato rinchiuso su ordine del magistrato in carcere a Venezia dove dovrà scontare quattro anni di reclusione per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.