«Una persona sola e taciturna» Sorpresi dalla morte violenta
I residenti si erano accorti della relazione e tra il 74enne e la maestra rimasta vedova L’uomo frequentava la villetta in cui la donna vive con la madre
R.P.
GRUARO. Pochi conoscevano Felice Olivier che frequentava Gruaro da quando era nata l’amicizia con Michelina Gobbato.
«Se ben ricordo», racconta un avventore della Trattoria Centrale, «ho avuto a che fare con lui per averlo conosciuto da un amico in comune, al bar Pigafetta di Cinto Caomaggiore. È un tipo che frequentava Gruaro solo da poco tempo. So che aveva una tenera amicizia con Michelina, ma questo poco importa. Ho scambiato due parole con lui. Mi ha dato l’impressione di essere una persona molto sulle sue, taciturna. Presenta un carattere poco espansivo. Io con lui scherzavo e gli ricordavo che aveva le origini montanare. Ed effettivamente mi è apparso un tipo un po’ chiuso».
Altri avventori giurano di non avere mai visto in zona questa persona. Al ristorante Ca’ Balà di Bagnara, la frazione che confina con il Friuli, tutti sono angosciati. «Di sicuro non ci aspettavamo un evento così grave a Gruaro», dice la proprietaria Rosalinda Dreon, «le inquiline di quella villetta non le conosce quasi nessuno. Io stessa poche volte ho visto sia Teresa Moro sia la figlia Michelina Gobbato. Lui poi non l’ho mai sentito nominare».
«C’è chi sospetta un omicidio? No, dai, non può essere» ha reagito l’ex campione della squadra locale di calcio, Salaco Stefanutto, «a Gruaro non accadono fatti così violenti».
Infine a Teglio Veneto, dove Olivier viveva, nessuno sembra conoscerlo. «Devo ammettere di non avere mai sentito pronunciare questo nome», ha detto il sindaco Oscar Cicuto, «dispiace che a Gruaro ci sia stato un evento così drammatico». —
R.P.
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