Separato, gestiva un locale in Germania Originario del Bellunese, viveva a Teglio
L’uomo è molto conosciuto a Vito d’Asio nel Pordenonese dove ha vissuto alcuni inverni L’ex moglie e un figlio sono ora a condurre l’attività a Lorrach
G.S.GRUARO. Grande cordoglio e impressione nella piccola comunità di Vito d’Asio, comune in provincia di Pordenone, in Val d’Arzino, dove Felice Olivier da anni trascorreva alcuni mesi invernali in una casa della parrocchia, al suo ritorno dalla Germania, dove gestiva una gelateria nella località di Lorrach, ora in mano all’ex moglie Edy e a uno dei figli, Denis. Separato con due figli,è ricordato con amicizia dal parroco di Vito d’Asio, don Italico Josè Gerometta. «Era una persona», dice il sacerdote, «che amava queste terre pur non essendone originarie».
Don Gerometta conosceva bene Olivier in quanto aveva affittato un alloggio di proprietà della parrocchia. «Potrei dire che si trattava di un amico perché quando era in paese non scordava mai di passare in canonica per un saluto e una chiacchierata», racconta il sacerdote, «Felice era approdato anni fa in valle ma spesso era fuori sede per lavoro. Di fatto era impegnato nel settore ricettivo in Germania. So che frequentava anche il Veneto, dove era nato. Chi ha avuto modo di parlare con lui non può che testimoniarne il carattere discreto e disponibile.
«Purtroppo eventi così tragici lasciano il segno in comunità piccole dove si creano subito legami forti, proprio come accaduto con Felice», ha concluso il sacerdote.
Il sindaco Piero Gerometta ha confermato il quadro delineato dal parroco, suo omonimo. «Ci sentiamo impotenti di fronte a questi fatti così improvvisi», ha detto il primo cittadino, «nel caso di Olivier le modalità dell’episodio impongono un’ulteriore dose di silenzioso rispetto. Anche se personalmente non avevo mai avuto modo di incontrarlo, molti concittadini ne parlano come di un uomo sempre affabile e con il sorriso. Mi aveva fatto piacere sapere che lui si era trasferito nel nostro comune pur non avendo parenti in zona. Significa che questo angolo di Friuli è considerato vivibile e accogliente».
Per il momento non è noto quando si svolgeranno i funerali della vittima di Gruaro né se lo stesso avesse lasciato disposizioni di essere sepolto in Val d’Arzino.
Felice Olivier era nato il 9 febbraio 1945 a Castellavazzo, in provincia di Belluno, comune poi unito con Codissago e il Comune di Longaroneche che ha recepito anche l’anagrafe comunale. Per questo ora il 74enne risulta originario da Codissago.
Attualmente Felice Olivier soggiornava a Teglio Veneto ma frequentava spesso la villetta di Michelina Gobbato a Gruaro, dove la 56enne, anch’essa vedova, vive con la madre Teresa Moro di 94. —
G.S.
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