Bottacin contro il Mose: tutti a mollo anche con le paratoie alzate
Polemica in consiglio regionale, per l’assessore all’ambiente il sistema di paratoie non è affidabile e non sarebbe servito contro l'acqua granda delle scorse ore
F.C.
VENEZIA. «Mose o non Mose: sarebbe accaduto lo stesso». Per l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin, che pure spinge affinché il Mose venga completato ora che è al 94%, il sistema di paratoie non è affidabile. Lo ha detto intervenendo durante il Consiglio regionale trasferito a Treviso per l’allagamento di Palazzo Ferro Fini, creando polemica.
«Pellestrina è andata completamente sotto, questo significa che le paratoie non sarebbero servite. È un dato tecnico», ha spiegato. Per l’assessore regionale, dopo l’acqua granda in laguna serve intervenire per semplificare la vita di chi dovrà ripulire fiumi, canali e il centro di Venezia. Con milioni di metri cubi di legna e materiale da prendere e buttare.
«Perché siamo un paese strano in cui un pezzo di legno è un rifiuto normale, ma se finisce dentro l’acqua e ci esce diventa un rifiuto speciale. Spero che come avvenuto con Vaja si riesca a semplificare la pulizia», prosegue l’assessore. «In quel caso l’ordinanza firmata dal governo aveva sette pagine in cui si elencavano le leggi di riferimento, serve semplificare».. A questi si aggiungono i mobili dei veneziani che hanno ancora in casa letti, credenze, divani, cucine impregnate dall’acqua alta di martedì sera. —
F.C.
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