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«Spazio per gli eventi ed il tempo libero»

Smentite le voci del possibile arrivo di alberghi o foresterie «Riconsegniamo alla cittadinanza un pezzo di storia»

Mitia Chiarin
2 minuti di lettura

«Io non vivo a Mestre, lo sapete. Ma sono orgogliosa di quello che stiamo facendo per Forte Marghera che diventa il cuore del tempo libero della terraferma, tra università e grande parco di San Giuliano». L’assessore ai Lavori pubblici del Comune, la sandonatese Francesca Zaccariotto, non nasconde la soddisfazione per i risultati che, a suo dire, produrranno i 16 milioni di investimento sull’area dell’ex forte militare da qui al 2020.

E ribatte ai sospetti di lavori finalizzati ad una futura trasformazione dell’area in uno spazio per i privati. Come dimenticare la sollevazione cittadina contro il progetto, sponsorizzato dall’ex sindaco Cacciari, per un centro del bambino, firmato Impregilo?

«Foresterie? Alberghi? Nulla di tutto questo è previsto. Stiamo riconsegnando un pezzo di città ai cittadini, facendolo occupare con cultura, eventi e tempo libero. E chiedendo in cambio rispetto», ribadisce.

Sono in corso, dicevamo, i cantieri da 5 milioni delle urbanizzazioni, portati avanti da Insula e Comune. Servono alle infrastrutture di base finora mancanti e necessarie per i futuri restauri degli immobili: rete elettrica, rete del gas, acquedotto e fognature, cablaggi. Dopo gli scavi per le canalette, si rifanno i percorsi pedonali. Interessate sono entrambe le ali laterali del forte. In questa fase nessun edificio, neanche quelli più malmessi, vengono toccati.

Entro fine anno viene approvato in giunta il progetto da 7 milioni, con gara ai primi del 2020, per il recupero delle ali napoleoniche che sono il pezzo forte di Forte Marghera. Le due palazzine francesi, con i loro segni storici così rilevanti, godono di un finanziamento del Ministero dei Beni culturali. Previsti qui anche nuovi spazi espositivi. Cantieri al via nei primi mesi del 2020 con il restauro anche dell’edificio senza tetto di fronte al padiglione della Biennale e di quello occupato dall’Accademia di Belle Arti. Tra gennaio e febbraio 2020 viene chiuso per circa un mese il ponte di accesso al forte perché viene completamente ricostruito. Sarà la prima volta in cui il Forte chiuderà al pubblico. Altri ponti, dentro il forte, sono ricostruiti completamente, come quello verso il museo e il rifugio Enpa. Altri 800mila euro sono in previsione per lo scavo del Canal Salso che circonda il Forte per consentire l’arrivo delle barche a motore.

Il prossimo dicembre, invece, conferma Zaccariotto, viene posata la campata (in costruzione in officina) del ponte sul Canal Salso tra università e forte. «E allora vedremo il via vai di studenti e ragazzi a piedi e in bicicletta. Sarà emozionante», precisa l’assessora. Per il ponte sul canal Salso (investimento complessivo di un milione) sono in corso i lavori per le fondazioni. Con il ponte si realizza anche il percorso ciclabile che attraversa via Forte Marghera, il campo lato campi di atletica e sbuca ai piedi del ponte strallato del parco di San Giuliano, alla fermata del tram. Creando nuove connessioni di mobilità. E nel 2020, con 2 milioni reperiti nel bilancio, sarà sistemato il grande parcheggio del Forte su via Forte Marghera. Si vuole evitare l’effetto pantano sul terreno ad ogni acquazzone. La pavimentazione sarà drenante, senza uso di asfalto, come chiesto dalla Soprintendenza. —

Mitia Chiarin

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