Un parco della cultura e un vero centro hi-tech in villa Longobardi
Matteo MarconMOGLIANO. A quasi quattro mesi dal cambio di giunta la nuova compagine di governo, guidata dal sindaco Davide Bortolato, ha ormai preso stabilmente le redini dell’amministrazione cittadina. All’arrivo di nuovi volti nei posti chiave della macchina comunale (a partire dalla nomina di un segretario comunale di fiducia) si accompagna anche l’impostazione di nuove strategie politiche e la rimodulazione di alcuni importanti progetti.
Una delle partite centrali riguarda il rilancio urbanistico del parco di villa Longobardi. «È un’area strategica della città abbandonata a se stessa e teatro spesso di scene di degrado» commenta il sindaco «il nostro obiettivo e creare qui, vicino al cuore pulsante del centro storico, un vero parco della cultura, aperto a tutti, alle famiglie, ai giovani e agli anziani. Lo faremo con un’impostazione policentrica, sfruttando al meglio tutte le potenzialità di questo polmone verde di grande suggestione paesaggistica».
L’area in questione, tra via Berchet e via Zermanesa, è ciò che rimane di un antico giardino romantico all’inglese di inizio Ottocento. Qui successivamente nacque villa Stucky (l’attuale albergo) e negli anni ‘40 fu costruita l’abitazione che rimane ancora oggi al centro del parco. La giunta Bortolato eredita il progetto elaborato dallo studio Made Associati, su incarico precedente della giunta guidata da Carola Arena che prevede l’abbattimento di questa abitazione con la costruzione di un nuovo edificio da utilizzare come biblioteca, trasferendovi i volumi attualmente custoditi nella sede di via De Gasperi.
Bortolato è intenzionato a cambiare, parzialmente, strada: «Non crediamo alla faraonica creazione di una biblioteca al posto di villa Longobardi» commenta «ma vogliamo riqualificare l'area e trasformare un angolo dimenticato della città in un vero parco della cultura. Incontrerò a breve i progettisti, che considero tecnici preparati, per valutare e proporre alcune migliorie. Il parco deve offrire spazi accoglienti per nuove funzioni, oltre all’aula studio, alla mediateca e al caffè letterario si può creare uno spazio coperto, tipo serra, nella zona orti per attività ludiche destinate alle famiglie. Inoltre anziché svuotarla completamente l’attuale biblioteca di via de Gasperi potrebbe continuare ad assolvere alla funzione di prestito. Vogliamo creare un centro culturale hi-tech. Mogliano potrà così distinguersi da altre biblioteche della zona offrendo qualcosa di più. L’ex sindaco aveva diverse proposte sul tavolo e ha scelto la più onerose per le casse dell’ente: il progetto nel programma di Carola Arena sarebbe costato 4 milioni di euro. Noi» conclude Bortolato «crediamo si possa fare meglio, risparmiando risorse preziose per la comunità». —
Matteo Marcon
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