Stazione di Mestre, sei mesi per decidere sulla sopraelevata
M.Ch.C’è, nei piani di Rfi, anche il quadruplicamento della linea ferroviaria Mestre-Padova. Ma entra nel vivo anche lo sviluppo pratico dell’accordo sulla stazione di Mestre, che diventa dopo l’intesa tra Comune e gruppo Ferrovie, bifronte. Ora le ferrovie hanno sei mesi di tempo per sviluppare la stazione ponte voluta da Brugnaro. Un decreto del sindaco di fine agosto ha dato l’ufficialità, dopo il via libera del consiglio comunale, all’accordo quadro per il fronte di Mestre con due nuovi alberghi previsti uno al posto dell’ex Poste e l’altro nell’attiguo edificio che Sistemi Urbani (altra società del gruppo Fs) deve mettere all’asta. Verso il parco ferroviario, oltre via Trento, si prevedono 65.790 metri quadri di superfici con la realizzazione di 6.000 metri quadri di edilizia residenziale per il Comune e in 21.500 metri quadri le Ferrovie andranno a realizzare case e servizi: previste anche attività direzionali, commerciali, produttive, medie strutture di vendita e attrezzature collettive. L’area verde situata dalla parte opposta diventa l’ampliamento del parco Piraghetto. Sul lato Marghera, le osservazioni, con eventuali proposte, critiche e suggerimenti, allo sviluppo dell’area di via Ulloa, strategica per la nuova stazione ferroviaria di Mestre vengono raccolti dagli uffici dell’Urbanistica del Comune entro il 4 novembre. È stato pubblicato all’albo pretorio del Comune l’avviso del direttore del settore Urbanistica, Danilo Gerotto, che comunica che il piano pubblico privato adottato dal consiglio comunale è in visione al pubblico presso le due sedi di Venezia (San Marco 3980) e nella sede di Mestre (alla ex Carbonifera di viale Ancona 59), per 30 giorni consecutivi. Gli atti sono consultabili sul sito del Comune di Venezia sul portale delle delibere di consiglio comunale. Un passaggio dovuto, previsto dalle procedure urbanistiche, ma importante vista anche la valenza del piano all’esame. Ci sono infatti 30 giorni di tempo per presentare osservazioni alla Variante al Piano degli Interventi, con termine fissato, appunto, per il 4 novembre. Il secondo passaggio si gioca invece in Regione Veneto dove i progettisti della Salini-Cediv (gruppo Impregilo) che hanno progettato lo sviluppo della grande area di via Ulloa, hanno già iniziato il confronto con la commissione per l’iter di discussione della documentazione della Vas, la valutazione ambientale strategica a cui il piano va sottoposto. Un passaggio, anche questo importante, per valutare l’impatto delle opere previste sul territorio dell’affaccio su via Ulloa. Tra osservazioni, da controdedurre, e Vas ci vorranno almeno altri 120 giorni di valutazione del grande progetto. Entro fine anno, quindi, l’ok finale. Il piano di via Ulloa, su 44.000 metri quadri di sviluppo comprende 10.000 metri quadri di uffici direzionali, 14.400 metri quadri residenziali, 14.000 metri quadri di ricettivo, 6.000 metri quadri di funzioni commerciali e di vicinato, 26.000 mq di superfici a standard a parcheggio dentro un edificio multipiano e 30.225 metri quadri di nuovo parco pubblico che verrà ceduto al Comune di Venezia. —
M.Ch.
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