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Appello per Forte San Felice «I lavori devono partire subito»

Il comitato preme per l’avvio del restauro che riguarderà il portale monumentale e i percorsi sui bastioni. Grande affluenza di pubblico per l’apertura straordinaria

Elisabetta B. Anzoletti
1 minuto di lettura



Preoccupazione per il mancato avvio dei lavori di restauro sul Forte San Felice. Il comitato omonimo, dopo l’ennesimo successo dell’apertura straordinaria di sabato scorso in occasione delle Giornate europee del patrimonio, lancia un appello a tutti gli enti firmatari dei Protocollo d’intesa per il recupero del bene storico perché al più presto partano i lavori sulle parti più deteriorare, tra le quali il portale di Andrea Tirali.

«Sollecitiamo gli enti - spiega il presidente del comitato per il Forte, Erminio Boscolo Bibi -affinchè le difficoltà che riguardano i cambiamenti al Provveditorato opere pubbliche e i rapporti col Consorzio Venezia Nuova non ritardino gli interventi previsti. C’è una grande attesa perché si apra il cantiere per realizzare il primo progetto di restauro, già approvato da tempo in Commissione di Salvaguardia, che prevede il restauro del portale monumentale, già messo in sicurezza, e la realizzazione dei percorsi su tutti i bastioni. Già adesso i visitatori restano estasiati dal panorama verso la laguna e la città, quando viene detto di immaginare come potrebbe essere un percorso di visita lungo tutti i bastioni, con panorama a 360 gradi, i loro occhi brillano ancor di più. Ci auguriamo che questo possa avvenire al più presto».

Le aperture straordinarie della stagione estiva si sono chiuse con l’appuntamento di sabato che ancora una volta ha registrato il tutto esaurito, nei quattro turni in programma, con addirittura persone senza prenotazione che si sono presentate direttamente al gazebo chiedendo di potersi aggiungere. I commenti, certificati anche dai questionari predisposti dal ministero per le Giornate europee del patrimonio, sono stati tutti positivi e di grande entusiasmo.

In molti hanno posto domande sul futuro del Forte e sui progetti di recupero, previsti dal Protocollo d’intesa che ha messo insieme ministero della Difesa, ministero delle Infrastrutture, ministero dei Beni culturali, agenzia del Demanio e Comune, con l’obiettivo da un lato di smilitarizzare il bene per poterlo ristrutturare e dall’altro di consegnarlo alla città per una fruizione pubblica, culturale ma anche turistica. L'accordo abbozzato a inizio estate prevede che le due diverse aliquote del compendio, quella rimasta di proprietà della Difesa (alloggi militari, trinceramento ovest, casermetta francese, alloggio del custode) e quella passata al ministero delle Infrastrutture per i lavori di consolidamento e messa in sicurezza, siano affidate a un unico concessionario.

Ora, chiuso il programma di visite per il pubblico, continuerà l’attività di sensibilizzazione del comitato. Già previste alcune visite per le scuole: il 27 settembre le classi terze della media Galilei, l’8 ottobre le classi quinte della primaria Caccin. —



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