In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

San Camillo, stato di agitazione Cgil e Cisl temono per il lavoro

Francesco Furlan
1 minuto di lettura

LIDO. Nervi tesi al San Camillo, l’ospedale del Lido da poco acquistato dalle Suore Mantellate di Villa Salus. E Fp-Cgil e Cisl-Fp proclamano lo stato di agitazione, chiedendo un incontro al prefetto. «Mentre per lo Stella Maris è stato raggiunto un accordo sindacale con la cooperativa Codess Sociale sul cambio di proprietà», spiegano Cgil e Cils, «la situazione all’IRCCS resta tesa». A oggi gli acquirenti, ovvero le Suore Mantellate», dicono Giancarlo Da Lio della Cgil e Carlo Alzetta della Cisl, «non hanno ancora provveduto a comunicare e formalizzare alle Organizzazioni Sindacali il subentro della nuova società come previsto dalle norme: permane l’incertezza riguardo ai posti di lavoro e la salvaguardia di tutti gli accordi sindacali vigenti oltre a non sapere quale piano industriale intendano attuare i nuovi proprietari». I due sindacati accusano la nuova proprietà di non volere il dialogo, di rifiutare gli incontri. E si preparano allo scontro. Un fronte sul quale, perà, non ci sarà la Uil, secondo la quale il confronto sta proseguendo senza intoppi e lo stato di agitazione è «inopportuno ed eccessivo». Di «dichiarazioni strumentali e pretestuose» parla invece la proprietà, che ha deciso di rispondere subito con una nota alla proclamazione dello stato di agitazione da parte di Cgil e Cisl. In una lettera inviata proprio ieri ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, l’amministratore delegato Mario Bassano sostiene che sia «prematura l’apertura di uno specifico tavolo di discussione atteso che il nuovo piano industriale è ancora in fase di studio». E in merito ai posti di lavoro garantisce la prosecuzione dell’attività dell’ospedale come Ircss (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) e il mantenimento dei posti di lavoro. Sui contratti a termine si apre invece un punto interrogativo preoccupante. «Non essendo pronto il piano industriale», scrive Bassano, «in questa sede non possiamo che anticiparvi che valuteremo attentamente le attuali e future necessità atteso che, all’epoca, tali contratti di lavoro a termine furono evidentemente stipulati per rispondere alle esigenze di allora». L’azienda, quindi, si tiene libera le mani. —

Francesco Furlan

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

I commenti dei lettori