«Sempre più caprioli nelle aree urbane dobbiamo abituarci alla loro presenza»
Una zoologa e un esperto di fauna selvatica intervengono dopo l’allarme degli agricoltori
Rosario Padovano
gli esperti
Il numero dei caprioli è in forte espansione anche nel Veneto orientale: gli ungulati trovano riparo nelle aree verdi tra il pordenonese e il veneziano.
Dopo gli allarmi lanciati dagli agricoltori del portogruarese per spiegare il fenomeno intervengono la zoologa Paola Peresin, l’ex guardiacaccia Franco De Bon e l’esperto di fauna selvatica Valter Bergamo. «Il capriolo è una specie che vive nelle aree urbane» osserva Paola Peresin «si ricava spazi nelle aree antropizzate, dove c’è la presenza dell’uomo. A Trieste e Bologna si possono trovare caprioli anche vicino ai palazzi. Dobbiamo abituarci alla presenza di questi animali. Esiste una naturale espansione di tutti gli ungulati da 20 anni a questa parte. I giovani di capriolo sono alla ricerca di nuovi spazi, sempre».
La pianura veneziana è territorio molto ospitale per i caprioli. «Qui hanno cibo tutto l’anno» dice Franco De Bon, ex guardiacaccia «il capriolo ha strategie difensive che gli permettono di non farsi prendere. Nessun animale predatore contribuirà mai all’estinzione della specie predata».
A Gruaro, intanto, il problema verrà affrontato presto, fa sapere il sindaco Giacomo Gasparotto. Per contenere l’avanzata del capriolo verrà organizzato dopo Ferragosto un incontro.
A Brussa si continua a discutere il caso del capriolo ucciso da una macchina in transito sulla strada principale del paese. Nel territorio di Caorle c’è una riserva naturale e quindi è molto più facile imbattersi nella presenza di questi animali. Come ha denunciato l’ambientalista Claude Andreini (sua la foto scattata l’altro giorno) gli automobilisti non hanno rispetto della loro presenza e sfrecciano a velocità sconsiderate.
Cosa si può fare? «Devono intervenire gli amministratori» dice Valter Bergamo, responsabile del Centro recupero fauna selvatica di Fontanafredda «non si può mettere a repentaglio la vita di questi animali. Vanno adoperate forme di dissuasione della velocità. I caprioli amano la tranquillità e in quella zona del veneziano si riproducono in quantità». —
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