CAVALLINO. Sparisce bambino di due anni dal centro vacanze militare dove era alloggiato con i genitori e durante le ricerche la polizia locale trova le sue scarpine incustodite sul pennello di scogli antistante la spiaggia della struttura turistica. Momenti di forte apprensione, per fortuna a lieto fine, affrontati martedì dagli agenti della polizia locale mentre erano sulle tracce del piccolo che era inspiegabilmente sparito dalla vista dei genitori nella zona di Cavallino. Dopo ore di sopralluoghi in tutto il litorale il piccolo è stato individuato nella zona di Ca’ Vio a circa 8 chilometri di distanza. Una distanza ragguardevole percorsa dal bambino in tenera età, prima di venire ritrovato sano e salvo ma molto impaurito dalla presenza degli agenti.

Ma non era finita così. «In 24 ore», spiega il comandante Dario Tussetto, «ci siamo trovati a far fronte a tre sparizioni a fronte della decina in media per le quali siamo interpellati nell’arco dell’anno».

E non sono mancati gli episodi curiosi proprio durante questa allerta scomparsa. Come quando durante le ricerche del minore nella spiaggia gli agenti sono stati presi a male parole da una bagnante che li accusava di accanimento, in quel momento inesistente, contro i venditori ambulanti. Se non fosse che poco dopo la pattuglia dei vigili è stata avvicinata da chi ha riferito di un’altra scomparsa di minore riferita al figlio di 4 anni di un turista tedesco che mancava all’appello da circa due ore. Anche quest’ultimo è stato poi ritrovato nell’arco della giornata.

Ritrovato sano e salvo a Punta Sabbioni anche Augusto Bettini, l’anziano trevigiano di 82 anni scomparso da casa la mattina del giorno prima. Alle 10.20 di domenica Bettini era partito da via della Salute nella frazione di Bolda per andare dalla sorella a pranzo a Santa Lucia. Un tragitto in automobile che da un chilometro e mezzo si è allungato fino a 72 chilometri e mezzo percorsi in quasi due giorni, fino a raggiungere Punta Sabbioni, nella punta estrema del litorale nord.

Nel frattempo le preoccupazioni per la sua scomparsa, ma soprattutto la totale incertezza sulle sue condizioni di salute, si erano trasformate in un tam tam di segnalazioni che dalla provincia di Treviso hanno portato gli agenti ad individuare l’anziano a poca distanza dal terminal di Punta Sabbioni, mentre in stato confusionale e certamente spaventato tentava di mettersi in contatto con i parenti. —

F.M.