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Stazione Fs, l’altro fronte Hotel, parcheggi e parco all’ingresso di Marghera

Via Ulloa, il piano pubblico-privato nato dall’intesa tra Comune e Salini-Impregilo Le due torri ricettive saranno alte 80 metri, con almeno 200 camere

Mitia Chiarin
2 minuti di lettura



Via Ulloa, il grande piano pubblico-privato nato dall’intesa tra Comune di Venezia e la Salini-Cediv (gruppo Impregilo) è la nuova immagine “simbolo” della riqualificazione della stazione ferroviaria di Mestre che diventa davvero “bifronte”. Le torri albergo lato Mestre non sono sparite ma si attendono le mosse dei privati.

I disegni dello studio di architettura londinese Grimshaw Mestre (che lavora con Tecnic, studio di ingegneria, e H&A associati) hanno legato il vecchio piano, datato 2005, ai nuovi obiettivi dell’accordo di programma con le ferrovie approvato pochi giorni fa in consiglio comunale e che il sindaco ha fortemente voluto.

Due gli alberghi lato Mestre; altrettanti arriveranno sul lato di Marghera in poco più di 44 mila metri quadri. Alberghi, alti fino a 80 metri, con almeno 200 camere, che saranno collocati a ridosso del sottopasso di accesso ai binari, lato via Ulloa, e alla nuova piastra, tutta da progettare e finanziare. Previste poi due palazzine residenziali con accesso da via Ulloa e via della Libertà; una zona pedonale collega all’area commerciale, che si configura come centro commerciale. Vicino ci sono le palazzine direzionali. Rispetto al piano urbanistico del 2005 la variante modifica in parte le cubature, anche se l’assessore De Martin precisa che cambia poco in sostanza. Ma l’alberghiero ricettivo cresce sostanzioso, passando da 8 mila a 14 mila i metri quadri. Il direzionale scende da 15.960 metri quadri a 10 mila. Il residenziale passa da 15.640 a 14.400 metri quadrati mentre il commerciale da 4.740 metri quadri arriva a 6.000. Il parcheggio multipiano, che nei disegni non si vede, sarà di 26 mila metri quadrati e si configura come un grande park privato asservito ad uso pubblico. Il verde è di 30 mila metri quadri, un grande parco pubblico tra via Ulloa e le case del quartiere Cita.

Il piano pubblico-privato torna lunedì all’esame della commissione Urbanistica, per la terza seduta di approfondimento, ma già martedì il piano è all’ordine del giorno del consiglio comunale per l’approvazione. Alla Municipalità è stato chiesto un parere urgente che ha prodotto una bocciatura del piano e una richiesta di revisione. Dalla opposizione si preannunciano raffiche di emendamenti con in testa il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle. Secondo lo studio viabilistico allegato al progetto, si stima che il nuovo grande quartiere in via Ulloa porterà ad almeno mille auto in più nelle ore di punta in una zona che rappresenta già una porta di accesso principale a Mestre dalla tangenziale.

L’accordo con Cav è messo nero su bianco ed è passato al vaglio del ministero: all’area e al parcheggio multipiano si accederà direttamente dalla bretella della tangenziale, uscita Carbonifera, con uno svincolo subito dopo le case del rione Cita. Per l’uscita si temono le code: si utilizzerà lo svincolo di uscita sulla stessa bretella, direzione obbligata verso il cavalcavia di Mestre e la Fincantieri (dove sorgerà una grande rotatoria tra due, tre anni per i lavori finanziati dal Mise e appaltati dal Comune) mentre i residenti dei nuovi appartamenti avranno una uscita direttamente su via Ulloa. —



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