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Insulti sessesti all’arbitro donna Confermati 12 mesi di squalifica

Doccia fredda per il 14enne dopo la sentenza della Corte federale d’appello sul ricorso della Fgci alla pena dimezzata dal gudice regionale

Francesco Macaluso
1 minuto di lettura

TREPORTI. Insulti sessisti e pantaloncini abbassati rivolti all’arbitro donna: confermato un anno di squalifica dal campionato fino al giugno 2020 per il calciatore 14enne del Calcio Treporti a cui era stata dimezzata la punizione a sei mesi. Previsto anche il divieto di accedere agli impianti sportivi in cui si svolgono partite di calcio, anche amichevoli, della Figc.

Nessun commento dalla famiglia del calciatore che si è chiusa in un silenzio di delusione ma indubbiamente sulla laguna nord piomba come una condanna senza ulteriore possibilità di ricorso la decisione assunta dalla Corte federale d’appello, che ha accolto il ricorso presentato dal presidente della Federazione italiana gioco calcio, Giuseppe Gravina. Bocciata la sanzione ridotta a sei mesi se il giovanissimo avesse accettato di sottoporsi a “un percorso rieducativo” in collaborazione con l’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Cavallino-Treporti, come poi effettivamente era avvenuto, tanto che da un paio di mesi ormai era impegnato nel percorso riabilitativo. «Stiamo pensando a rassegnare le dimissioni al vertice del Calcio Treporti», commenta il presidente Renzo Mavaracchio, «tanta è l’amarezza per questo epilogo. La famiglia e lo stesso calciatore si erano scusati immediatamente, riconoscendo la gravità del gesto e la società era stata sanzionata per 100 euro. Non stavamo minimizzando l’accaduto, anzi tutti avevamo riconosciuto la gravità della situazione avviando un percorso di recupero al quale il ragazzo stava partecipando con grande determinazione». «Lo sconto concordato con il giudice regionale non sminuiva il valore della pena», rincarano la dose la sindaca Roberta Nesto e la consigliera delegata per lo sport Lisa Targhetta che incontreranno la famiglia del calciatore nei prossimi giorni. —

Francesco Macaluso

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