De Falco agita Chioggia «Alternativa possibile»
Daniele Zennaro
l’accusa
Il dibattito sulle grandi navi, che il ministro Toninelli vorrebbe far arrivare a Chioggia per liberare il canale della Giudecca dal transito di questi mostri dei mari, divide la città tra possibilisti e compiacenti, come l’attuale amministrazione comunale, che batte la stessa bandiera a 5 Stelle del ministro e chi invece pensa che portino più inquinamento che introiti economici. Al dibattito organizzato venerdì sera nella sala convegni del museo civico clodiense da Rifondazione Comunista, al quale hanno partecipato, oltre alla moderatrice Bruna Mestrini, anche Armando Danella del comitato “No Grandi Navi”, Flavio Cogo dell’Associazione Ambiente Venezia, Sara Monaci di “Fridays for future” e Stefano Ranzato dell’Osservatorio Ambiente e Territorio di Chioggia, è intervenuto anche il comandante Gregorio De Falco, senatore defenestrato dal Movimento 5 Stelle, divenuto famoso per i rimbrotti al capitano Francesco Schettino durante il naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio. De Falco ha stigmatizzato l’entrata delle grandi navi in laguna e in particolare a Venezia ma, al tempo stesso, concorda su Chioggia come eventuale possibile alternativa in relazione, per la verità, ad un progetto che di fatto ancora non c’è. «In nessuna parte del mondo», ha detto il senatore ex pentastellato, intervenuto telefonicamente, «esiste una ricchezza architettonica paragonabile a quella della laguna di Venezia che quindi va protetta. Le grandi navi sono fatte per muoversi in grandi spazi, negli oceani, nei grandi mari e non negli spazi ristretti come la laguna, dove non devono entrare perché, pur essendo molto alte, hanno un pescaggio molto ridotto che le rende ingovernabili, in caso di avaria o maltempo, anche da quattro rimorchiatori». De Falco smonta anche l’idea del ritorno economico. «Le grandi navi», ha spiegato», fanno incassare 500 mila euro non alla città di Venezia, ma alle compagnie portuali e all’autorità portuale. Infatti per queste navi si vende un pacchetto all inclusive che comprende davvero tutto, tanto che i passeggeri si accontentano di vedere la città dal ponte della nave senza nemmeno scendere, mentre un incidente come quello del Giglio è costato la bellezza di un miliardo e 200 milioni». Intervento che ha scatenato le ire dei pentastellati locali che accusano il senatore di essere un cambia casacca e di parlare per conto di un altro partito, anche se, per De Falco, la soluzione Chioggia può essere comunque più percorribile, e quindi in linea con i M5S locali. —
Daniele Zennaro
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