Addio litorale veneziano, i tedeschi hanno scoperto l’Albania
Turismo in affanno a Jesolo, sotto del 20 per cento. I primi dati di luglio confermano il forfait. Maschio (Aja): «Ma non cediamo al low cost»
Giovanni Cagnassi
JESOLO. Partenza fiacca per il mese di luglio al lido, la concorrenza dei Paesi stranieri si fa sentire sempre di più. E Jesolo, con tutta la costa veneziana, scopre tra i nuovi competitors come l’Albania con le sue spiagge meravigliose e vergini.
Il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli, aveva per tempo messo in allarme gli operatori presagendo che le spiagge per anni emarginate, vuoi per il terrorismo o per l’arretratezza, si sarebbero fatte avanti di nuovo e con prezzi concorrenziali. Oggi a Jesolo c’è chi tra gli operatori turistici parla di un 20 per cento in meno nel settore appartamenti e affittanze, quello più lento a riprendersi, e subito dietro un meno 15 per gli alberghi dopo la ripresa di giugno che ha seguito il maggio disastroso.
I dati non sono ancora ufficiali, ma i segnali ci sono tutti e potrebbero essere anche più seri. Si vedono meno tedeschi, oppure fanno notare che non si sentono più i cognomi tedeschi classici, i Muller, Schmidt, Fischer, ma quelli di tedeschi immigrati di discendenza rumene, ungheresi, dell’est in genere.
Quelli di più alto lignaggio hanno preso altre strade.
Gianni Dalla Mora, che è stato vice sindaco, presidente dei commercianti e di consorzi, è albergatore e ristoratore di fama, titolare dell’hotel Arizona, quindi del raffinato ristorante “Myricae” vicino a piazza Marina: «Sono i “nuovi tedeschi”», commenta, «perché gli altri, quelli storici della Germania, hanno scelto altre spiagge, come l’Albania che è piena quest’anno. Poi ci sono Turchia, Egitto, Tunisia, Grecia, Croazia. Se hanno cambiato dobbiamo chiederci perché. Oggi il turismo a Jesolo è di livello più basso, è innegabile. I turisti chiedono tanta natura, verde, ciclabili, prezzi competitivi, non è la movida il valore aggiunto».
In questa stagione un appartamento si affitta a 6-700 euro la setttimana e il prezzo è ancora basso. Un albergo costa in media 60-70 euro con prima colazione. I prezzi in altre località turistiche internazionali si dimezzano per avere un all inclusive.
«Non parliamo però di questo turismo low cost», dice il presidente dell’Aja, associazione jesolana albergatori, Alberto Maschio, «perché Jesolo, come la costa veneziana, offre servizi di alto livello, pulizia, sicurezza, competenza e professionalità. Per il resto, ci riserviamo di esaminare i dati ufficiali prima di esprimerci».
E anche il presidente provinciale della Fimaa-Confcommercio, che riunisce agenti e mediatori d’affari, è perplesso per il settore immobiliare e affittanze: «Non abbiamo dati ufficiali, ma il calo c’è e deve indurre tutti gli operatori a compiere attente riflessioni per il prossimo futuro».
La nuova ripresa estiva è programmata in ogni caso per la seconda metà di luglio e poi per buona parte di agosto. Anche quest’anno sarà decisivo settembre nel bilancio finale. Una stagione completa è almeno di 100 giorni pieni, sempre più difficili da garantire con il meteo instabile e una concorrenza internazionale che mai è stata così forte e in ripresa. —
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