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Segretario senza i requisiti Zaccariotto ottiene lo sconto

La contestazione risale a quando l’ assessore era presidente della Provincia In primo grado condannata a pagare 50 mila euro, ora ne dovrà versare 25 mila

Rubina Bon
1 minuto di lettura



In primo grado era stata condannata a dover risarcire 50 mila euro alla Provincia, ora Città Metropolitana di Venezia. In appello la somma è stata dimezzata: 25.600 euro. Francesca Zaccariotto, attuale assessore ai Lavori pubblici della giunta Brugnaro, dovrà pagare la cifra per aver assunto come suo segretario particolare - tra il 2010 e il 2014, quando era presidente della Provincia - Ornello Teso. Il quale però, secondo le indagini coordinate dal pm contabile della Corte dei Conti Chiara Imposimato e delegate alla Guardia di Finanza, non aveva i titoli necessari per l’incarico, essendo in possesso solamente del titolo di studio di scuola media inferiore.

La condanna in primo grado era arrivata nel 2015 ed era stata quantificata calcolando la differenza tra l’importo lordo corrisposto a Teso e quello previsto dalla contrattazione collettiva per la qualifica appropriata ai requisiti culturali e professionali dello stesso Teso, ovvero il livello B1. Quattro anni dopo, la decisione della sezione di appello della Corte dei Conti che ha dimezzato la somma. A presentare il ricorso ai giudici di secondo grado erano stati i difensori dell’ex presidente di Ca’ Corner, sostenendo tra l’altro che l’articolo 90 del Testo unico degli enti locali sugli “Uffici di supporto agli organi di direzione politica” non prevede che le persone che operano nello staff siano provviste di particolari requisiti professionali. «Il compenso riconosciuto al segretario particolare era adeguato rispetto ai compiti demandatigli, le cui caratteristiche erano tali da comportarne l’inquadramento in un livello non inferiore al D», è stata una delle tesi dei difensori di Zaccariotto.

I giudici dell’appello della Corte dei Conti hanno convenuto che il trattamento economico corretto da erogare a Teso sarebbe stato quello della categoria C1: «Il danno per l’Amministrazione è dunque pari alla differenza tra l’onere effettivamente sostenuto dalla medesima per far in modo che il Presidente della Provincia si avvalesse della collaborazione del signor Teso e l’onere che, invece, avrebbe dovuto sostenere remunerandolo nella misura congrua». Con questa metodologia, il danno imputabile a Zaccariotto ammonta dunque a 25.600 euro. —



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