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Un ricorso al Codacons contro il ministro

Vera Mantengoli
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Si parla tanto di grandi navi e di tempistiche, ma il progetto all’esterno dell’isola artificiale del Mose al Lido, ideato da Boato, Giacomini e Vittadini, sembra non venire considerato dal ministro Danilo Toninelli. Per questi motivi l’ingegnere Vincenzo Di Tella sta preparando il ricorso da presentare a Codacons per ricordare al ministro che quel progetto è l’unico che ha ricevuto il parere favorevole della Via (Valutazione Impatto Ambientale). «Si potrebbe fare in un anno, senza scavare canali e utilizzando le banchine elettriche del Mose» spiega Di Tella, l’esperto in opere sottomarine, autore di un dossier sulle criticità del Mose e consulente del progetto in questione «È un progetto graduale, sperimentale e removibile che quindi presenta tutti i parametri di rispetto per la laguna, ma soprattutto sarebbe pronto in un anno». Il documento spiega con quali criteri è stato progetto il sistema di pontoni galleggianti, permanentemente ancorati e collegati all’esterno dell’isola artificiale del Mose alla bocca di Lido. «Toninelli» prosegue «durante la sua visita in laguna ha affermato che non esistono altri progetti per riportare le navi fuori dalla laguna, se non quelli che stanno studiando i suoi consulenti. Nel nostro progetto ci sono gli ingegneri Raffaele Nicolosi e Paolo Vielmo esperti delle tecniche più aggiornate nell’ingegneria marina offshore». Nel testo vengono citati anche gli esperti Dino Diverlato, Michele Zordan e Giuseppe Tattara: «Tutti i partecipanti hanno offerto il proprio lavoro gratuitamente al Ministero». —

Vera Mantengoli

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