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Caldo torrido alle Poste senza aria condizionata Anziano si sente male

Proteste nell’ufficio di piazza Rizzo e nella sede di Jesolo A Portogruaro sindacati in agitazione: «Uffici invivibili»

Giovanni Cagnassi Giovanni Monforte
2 minuti di lettura

SAN DONà. Uffici postali senza aria condizionata, la denuncia del sindacato e dei clienti dopo che ci sono stati dei malori. Un caldo torrido segnalato negli uffici postali di piazza Rizzo a San Donà. I condizionatori non funzionano da due settimane. Il sindacato comunicazioni della Cgil ha formalmente segnalato la disfunzione il 12 giugno, ma da allora non ci sono stati interventi di manutenzione. Lunedì mattina un anziano si è sentito male alle Poste. Fortunatamente si è poi ripreso senza gravi conseguenze, ma si teme soprattutto per chi ha patologie cardiache e altre malattie. Racconta un testimone: «Un caldo bestiale, tanto che un signore che aveva un orologio al polso dotato di termometro digitale ha registrato vicino alla vetrata dell’ufficio di piazza Rizzo, quella esposta al sole, una temperatura di 51 gradi. È chiaro che questo è l’effetto del riflesso del sole sul vetro, ma certo negli uffici nei settori riservati ai clienti la temperatura era ben al di sopra delle norme di sicurezza. Non possiamo ritrovarci in queste condizioni nel 2019, basterebbe un po’ di aria condizionata per rendere l’ambiente normale e senza il rischio che a qualcuno venga un infarto». I sindacati hanno chiesto un intervento risolutivo immediato e in alternativa la chiusura degli spazi riservati ai clienti per motivi di sicurezza.

Sul litorale jesolano le cose non vanno tanto meglio. Al Lido di Jesolo in piazza Brescia non è stato fatto nulla per l’impianto di aria condizionata e sono stati disposti ordinatamente ben sei “pinguini” e due ventilatori per cercare di rinfrescare l’ufficio del Lido, molto frequentato anche dai turisti. In questi giorni sono stati effettuati lavori, anche con martelli pneumatici in un appartamento sopra l’ufficio alle spalle di piazza Brescia, con grave disagio sia per il personale sia per la clientela costretta a sopportare rumori assordanti.

Proteste anche a Portogruaro. «Uffici invivibili per il caldo, nessun piano assunzioni, nessuna volontà di rinnovare il contratto integrativo». Cgil Fp, Cisl Fp e la Rsu del Comune di Portogruaro sono di nuovo sul piede di guerra contro la giunta Senatore, accusata di disinteressarsi di lavoratori e cittadini. «Le questioni più importanti», spiegano Franca Vanto della Cgil, Carlo Alzetta della Cisl e le Rsu, «riguardano la mancata climatizzazione degli uffici del municipio e della villa, nonché la mancata messa a norma di gran parte degli impianti e servizi igienici di molte sedi. Il 27 giugno, dopo un impegno a inizio mandato per trovare una soluzione ai problemi rilevati durante l’estate, l’Amministrazione ripropone l’adozione di un orario estivo. Dopo tutto questo tempo, la riproposizione di questa non soluzione per un problema rilevato da tutti (negli uffici di villa e municipio sono state misurate temperature dai 29 ai 34 gradi) ci appare sconcertante». I sindacati, che hanno chiesto un incontro al sindaco, evidenziano le mancate assunzioni per coprire il personale vacante. «Ci sono uffici il cui organico è ridotto al minimo e mancano i capi ufficio in troppe strutture», aggiungono. C’è poi la questione del contratto integrativo. «A oggi sono risultate vane tutte le proposte avanzate dai lavoratori per assicurare una distribuzione equa e trasparente delle risorse economiche del salario accessorio, al fine di scongiurare un’azione unilaterale e priva di un accordo con i lavoratori», concludono i sindacati. —

Giovanni Cagnassi

Giovanni Monforte

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