La sfortuna di San Giuliano Anche l’anno scorso saltò il concerto di dj Kygo
L.B.
Era stato inaugurato nel 2004. Anche con l’obiettivo di farne il grande spazio di Venezia deputato alla musica dal vivo: grazie ai suoi 700 ettari, che lo rendevano tra i parchi più grandi d’Europa. E invece, da allora, le manifestazioni che hanno trovato nel San Giuliano una cornice e che si sono sviluppate senza intoppi si contano sulle dita di una mano. Ne è un esempio lo sfortunato Heineken Jammin’Festival. Che, per festeggiare i 10 anni di vita, nel 2007 lì si era trasferito dalla storica location dell’Autodromo di Imola. E non l’avessero mai fatto. Una tromba d’aria si è abbattuta sul parco il secondo giorno del festival, costringendo l’organizzazione ad annullare le tre rimanenti serate: headliner erano Pearl Jam, Aerosmith e Vasco Rossi. Un anno di tregua, il 2008, con il festival svoltosi senza intoppi. E, tutto sommato, anche il 2009: quando il festival non si è proprio svolto. Nel 2010, ancora una tromba d’aria a mettere in ginocchio gli organizzatori. E, ancora una volta, il secondo giorno: questa volta a farne le spese sono stati i soli Green Day. Infine, l’ultima edizione a Mestre ha avuto luogo nel 2011 e il tempo è stato clemente. Nel mezzo, le due edizioni dell’Electrovenice Festival (2010 e 2011). Ma, a parte manifestazioni di “seconda fascia” – il tentativo di portare un gemello dello Sherwood e l’Estate Village – da allora la grande musica non ha più suonato nel parco mestrino. Un tentativo era stato fatto l’estate scorsa, con il Venice Festival: in programma il 28, il 29 e il 30 luglio. Anche in quel caso c’era la voglia di portare la grande musica elettronica in laguna, con dj Kygo, Chris Willis ed Elbow. Ma, anche allora, il tentativo era naufragato a un mese dall’evento. —
L.B.
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