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Seicento persone per l’addio al biker morto in montagna

Appassionato di motociclette, 37 anni, è finito in una scarpata nel Bellunese Il parroco don Danilo: «Innamorato del tuo lavoro, la tua gioia contagiava tutti»

Alessandro Abbadir
1 minuto di lettura



Circa 600 persone, tantissimi giovani e una ventina di amici bikers con le loro moto parcheggiate fuori dalla chiesa e in centro del paese, hanno dato ieri pomeriggio l’ultimo saluto a Daniele Pandrin, il giovane di 37 residente a Rivale di Pianiga ma originario di Caltana di Santa Maria di Sala, morto domenica scorsa in una scarpata al Passo Giau nel Bellunese a causa di un incidente stradale.

Daniele Pandrin era andato a fare una gita con amici in montagna. Daniele – hanno ricordato in questi giorni tanti amici e amiche anche sui social – era una persona vitale, sempre pronto a scherzare e portare allegria.

Il 37enne era un grande appassionato di motociclette. Appena poteva faceva dei giri con la sua moto Guzzi. Aveva anche una grande passione per la natura e per questo era era contento del suo lavoro in un’azienda agricola del Miranese.

«Daniele», ha detto il parroco di Caltana, don Danilo, «aveva trovato il suo impegno in un lavoro di cui era innamorato. Tutti siamo vicini alla famiglia Pandrin in questo momento di sconforto e dolore, non li lasceremo soli».

Dal pulpito durante la cerimonia uno dei fratelli di Daniele e un’amica hanno ricordato la figura del giovane e la voglia di vivere e viaggiare che lo contraddistingueva.

Da qualche anno Daniele viveva in un appartamento in via Sante Ferronato a Rivale di Pianiga, ma non aveva mai reciso i contatti con il paese natio.

A Caltana la notizia della morte del 37enne in un incidente stradale ha molto colpito la comunità e in tanti sono andati a portare le condoglianze alla famiglia. Il papà Franco ha lavorato per decenni all’azienda Piovan. Anche il sindaco di Santa Maria di Sala,Nicola Fragomeni, e l’assessore Luigino Miele hanno chiamato la famiglia, Miele ha portato direttamente le condoglianze del Comune.

Ieri l’assessore Miele era in chiesa a rappresentare la vicinanza del Comune e della cittadinanza alla famiglia.

Fuori dalla chiesa all’uscita della bara sul sagrato c’è stato un applauso, ma gli amici bikers non hanno acceso i motori, anche come segno di rispetto.

Daniele dopo l’estremo saluto è stato portato nel cimitero del paese. Lascia oltre al papà Franco, la mamma Flora e ai fratelli Matteo e Luca. —



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