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Stipendi non pagati dalla coop operatori ancora in sciopero

I soci della Villaggio globale chiedono di incontrare il Prefetto L’assessore Zara: «Noi abbiamo pagato, non ci hanno informato dei licenziamenti concordati»

Matteo Riberto
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MIRANO. Continua lo sciopero degli operatori del Villaggio Globale, la cooperativa che gestisce strutture di accoglienza straordinaria (Cas) in convenzione con le Prefetture di Venezia e Padova e 5 progetti Sprar nei Comuni di Mirano, Spinea, San Donà, Piazzola sul Brenta ed Este offrendo quindi ospitalità e formazione a richiedenti asilo e rifugiati.

Da lunedì gli operatori della coop sono in sciopero e lo saranno anche la prossima settimana: l’incontro che hanno avuto giovedì con la direzione della coop non ha fornito rassicurazioni. «Avanziamo due mesi di stipendio e la direzione ci ha detto che non sa quando riuscirà a pagarci perché non avrebbe liquidità» spiegano alcuni lavoratori «fino a poco tempo eravamo un centinaio: oggi siamo 40 perché molti hanno accettato la proposta di licenziamento concordato».

Se l’incontro con la direzione non ha prospettato miglioramenti, positivo, invece, il confronto che gli operatori hanno avuto ieri con l’assessore alle attività produttive di Mirano Cristian Zara. «Convocheremo la direzione del Villaggio Globale per un chiarimento» spiega l’assessore «I lavoratori mi hanno spiegato che la coop ha proposto alcuni licenziamenti concordati, ma non ha attivato né un piano di rilancio né un tavolo di crisi. E questo non ci va bene. I lavoratori rischiano infatti di non poter accedere agli ammortizzatori sociali. Ma vi è anche un’altra questione: la coop offre il servizio Sprar al nostro Comune e non so come farà a gestirlo senza operatori: il rischio è che si abbassi la qualità del servizio con il pericolo di ricadute sociali. Nei mesi scorsi la coop non ci ha avvertito della situazione che dipenderebbe da una mancanza di liquidità. Sottolineo che il Comune di Mirano ha sempre pagato le fatture e quanto dovuto alla cooperativa. Ci attiveremo da subito per aiutare i lavoratori e cercare di risolvere la situazione».

La presidente del Villaggio globale e di Confcooperative Venezia Sabrina Visentin aveva spiegato che, per alcuni Sprar, la coop avrebbe un credito di 200 mila euro per il 2018 e che il Decreto sicurezza ha comportato una riduzione dei fondi. Ma c’è chi pensa che la mancanza di liquidità dipenderebbe da investimenti sbagliati. Nel frattempo, i lavoratori, supportati dal sindacato Usb, si stanno muovendo e qualcosa sono comunque riusciti ad ottenerlo. «La cooperativa» spiega il sindacato «ha finalmente riconosciuto USB come interlocutore e ha sbloccato il pagamento di mezzo stipendio ma ha sostenuto di non poter pagare il rimanente perché in attesa di pagamenti da parte di Comuni e Prefetture. La prossima settimana chiederemo incontri con le Prefetture di Venezia e Padova per chiarire la situazione». —

Matteo Riberto

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