VENEZIA. Per il presidente della Biennale, Paolo Baratta, Barca Nostra dovrà «invitare a un grande silenzio e alla riflessione». Ma il rumore di sottofondo che anima il dibattito politico, a poche settimane delle elezioni europee, si sta già facendo sentire intorno a “Barca Nostra”, il nome che l’artista svizzero Cristoph Büchel ha voluto dare al barcone peschereccio, simbolo del dramma dei migranti, affondato nel Canale di Sicilia il 18 aprile del 2015, con il suo carico di oltre 700 migranti, morti in fondo al mare.
“Barca Nostra” tra rispetto e polemiche. La Lega: «È solo propaganda politica»

Il segretario regionale Toni Da Re: «Non andrò a vederla». Il sociologo Bettin: «L’arte si deve interrogare sui temi di attualità»