Primi esami negativi per i pozzi in discarica
A. Ab.CAMPOLONGO. L’acqua delle falde a ridosso della discarica di via Rivelli a Bojon di Campolongo non presenta valori di particolare criticità. Per escludere completamente pericoli per la salute saranno comunque necessari altri esami. A spiegarlo è il sindaco di Campolongo Andrea Zampieri.
La discarica abusiva scoperta sotto il tracciato della circonvallazione si estende su 6mila metri quadrati ed è stata classificata pericolosa dall’Aganeiza regionale protezione ambientale (Arpav) e dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe), per la presenza di amianto e veleni industriali.
Sono materiali scaricati fra il 1968 e il 1972, molti provenienti da lavorazioni nell’area di Porto Marghera. I rifiuti superficiali sono stati rimossi. Ma è evidente che si dovrà procedere alla caratterizzazione e alla successiva bonifica di tutta la massa di veleni.
L’Arpav ha condotto delle indagini su terreno e falde acquifere. «Sono arrivati in questi giorni», spiega Zampieri, «i risultati delle analisi fatte da Arpav su alcuni campioni di acqua prelevati da quattro pozzi privati adiacenti la ex cava di via Rivelli. Queste analisi non hanno rilevato, criticità dovute alla presenza dei rifiuti interrati tali da comportare l’adozione di immediate misure di prevenzione. È opportuna la programmazione di ulteriori accertamenti, per accertare la tipologia dei rifiuti e l’estensione dell’interramento”.
«Il Comune», continua Zampieri, «proseguirà con ulteriori analisi per conoscere la realtà del problema, in difesa della salute di tutti. Abbiamo voluto compiere queste prime analisi, in accordo anche con gli enti coinvolti, su alcuni pozzi privati, presenti da decenni nelle vicinanze e che sorgono sulla falda d’acqua interessata dalla ex cava. I primi risultati non sono allarmanti. I cittadini saranno informati, sulla prosecuzione dei lavori di accertamento e sugli esiti».
Opposizioni e i residenti hanno chiesto anche una indagine epidemiologica. —
A. Ab.
I commenti dei lettori