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Rialto. «Una foto un euro» e i turisti disertano il banco del pesce

«Non vogliamo soldi, ma solo che si lasci spazio a chi vuole davvero comprare» spiega Andrea Vio, portavoce dei pescivendoli, che ha lanciato l’iniziativa

Enrico Tantucci
1 minuto di lettura

«One photo, one euro»: una foto, un euro. Funzionano i cartelli-provocazione scritti a mano e appesi da sabato scorsoi sul suo banco del pesce da Andrea Vio, portavoce dei venditori di pesce realtini e tra i promotori del nuovo museo del commercio a Rialto, che dovrebbe sorgere nel palazzetto delle Pescherie - ora vuoto - proprio per contribuire a rivitalizzare da un punto di vista sociale e culturale l’area del mercato.

Non certo un modo per acquisire nuovi introiti dai turisti che girovagano tra i banchi del mercato ma solo per scattare foto ricordo “pittoresche”, senza comprare nulla. Ma un modo per fargli capire che quella realtina non è un’attrazione turistica a buon mercato, ma una zona ancora viva e vitale della città, che non vuole morire.

«Da quando abbiamo appeso i cartelli che chiedoono un euro a fotografia - spiega - i turisti hanno smesso di affollare il banco e si sono spostati verso altri. Non vogliamo certo istituire una nuova “tassa”, ma fargli capire che i banchi sono per chi vuole comprare pesce, soprattutto i veneziani. Invece i turisti si piazzano di fronte ad essi per scattare le loro fotografie, creando disagio a chi viene appunto per comprare il pesce». Un modo civile e anche originale per sottolineare un problema reale: quello appunto che il mercato del pesce sia ancora considerato per la sua funzione reale.

Vio fa parte anche - con Marilisa Giaretta e gli storici Donatella Calabi e Luca Molà - della nuova associazione Rialto Novo, fondata proprio per rivitalizzare culturalmente e socialmente l’area del mercato e portare avanti anche il progetto del nuovo museo, su cui si è già detto d’accordo anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Poche settimane fa è stata infatti depositata la delibera di iniziativa consiliare per la «Costituzione del museo di Rialto e la rivitalizzazione della Pescheria».

Porta la firma di consiglieri di maggioranza e di opposizione: Maurizio Crovato, Ciro Cotena, Paolo Pellegrini e Francesca Rogliani (Lista Brugnaro), Giovanni Giusto (Lega), Rocco Fiano (Lista Casson), Alessandro Scarpa «Marta» (civiche).

Una proposta che adesso non può più essere rinviata o depennata al rango di «dibattito». Ma dovrà essere discussa in commissione consiliare e alla fine approvata dal Consiglio comunale. Restano ancora da definire le risorse necessarie all’avvio del museo storico del commercio realtino - a cui saranno affiancate anche attività di tipo gastronomico - che dovranno arrivare da finanziatori privati, anche se il Comune con Brugnaro si è detto disponibile a fare la sua parte, oltre a mettere a disposiione la sede del Palazzetto delle Pescherie ora vuoto ma nella disponibilità della Fondazione Musei Civici. —

E.T.
 

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