«Un parco all’ex base di Cona solo se investe un privato»
Liberata dai profughi la struttura padovana diventerà centro sportivo e ricreativo Panfilio: «Noi non abbiamo risorse, avremmo difficoltà anche a tagliare l’erba»
Daniele Zennaro ; Daniele Zennaro
A tre mesi dalla chiusura definitiva del centro di prima accoglienza, l’ex base militare di Conetta appare come un enorme contenitore vuoto. Nel silenzio del piazzale d’entrata c’è solo la stele con le bandiere delle nazioni di origine dei migranti a ricordare che fino a poco tempo fa all’interno di quel campo si ammassavano moltissimi richiedenti che, tra mille feroci polemiche, erano arrivati ad essere anche in 1. 500.
Poi il progressivo svuotamento della ex base, con la redistribuzione dei profughi nel territorio veneto voluta dal ministro Salvini e che il sindaco Alberto Panfilio aveva chiesto da tempo come soluzione per la chiusura dell’hub della vergogna.
Stessa sorte della ex base missilistica di San Siro, a due passi da Bagnoli, nel padovano. Pochi chilometri di distanza, ma stesse polemiche. Ora però a Bagnoli l’intera area del centro di accoglienza è passata dal Demanio al Comune, gratuitamente perché così prevede la legge e verrà messa a disposizione della comunità. Il Comune di Bagnoli vuole creare un centro sportivo e di ricreazione, aperto a tutti, prevedendo anche la ristrutturazione della piscina.
A Conetta però, per il momento, non esistono progetti di riqualificazione dell’area, anzi non si parla nemmeno di passaggio dal Demanio al Comune, perché di fatto non è mai stata fatta alcuna offerta. «Le chiavi della base» spiega il sindaco Panfilio «le ha la Prefettura perché l’area fa parte del ministero dell’interno. A dire il vero cinque o sei anni fa c’era stato un approccio per vedere se vi fossero le condizioni per un passaggio di consegne, ma poi tutto si fermò e non se ne parlò più».
Comune di Cona che però, come fa intendere Panfilio, non sembra molto interessato ad avere la gestione della ex base militare. «È uno spazio enorme» conferma il primo cittadino di Cona «di difficile gestione per una comunità piccola come la nostra. Credo francamente che avremmo difficoltà anche a tagliare l’erba. A mio avviso gli edifici della base possono solamente essere abbattuti, magari aspettando qualche soggetto privato che ne possa fare un parco naturalistico. Ma stiamo comunque eventualmente parlando di tempi molti lunghi, non meno per intenderci di dieci anni».
Magari la base potrebbe finire sul programma elettorale di qualche aspirante sindaco, visto che Panfilio ha deciso di non ricandidarsi. «Confermo la mia volontà di non presentarmi, non ho intenzione di fare carriera politica e nel mio mandato penso di avere fatto per questo comune cose piuttosto importanti». E per sostituire Panfilio la Lega ha scelto Alessandro Aggio. «Non lo conosco» conclude l’attuale sindaco «so solo che è padovano e sinceramente mi spiace lasciare il Comune a personaggi che arrivano da fuori ma per me, ripeto, finisce qui». –
Daniele Zennaro
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