Donadio, il boss di Eraclea: Gli uomini di Maniero chiedono a me prima di agire
Proseguono le indagini che ricostruiscono l'arrivo del clan 'ndranghetista da Casal di Principe nel Veneto Orientale. Di lì a poco Felice si sarebbe pentito, ma il malaffare avrebbe continuato a crescere
Carlo Mion
05 Marzo 2019
SAN DONA'. Quando i Casalesi arrivano in Veneto Orientale, la mafia del Brenta c’è ancora. Anche se inizia a perdere i primi colpi e di lì a poco si dissolverà con il pentimento di Felice Maniero.
Luciano Donadio il boss dei Casalesi però porta rispetto per i colonnelli di Maniero che operano nel Sandonatese. Ma non considera Maniero un vero boss.
A proposito di Maniero, come viene riportato dal sostituto procuratore antimafia Roberto Terzo nella sua richiesta al gip, Luciano Donadio parlando con il nipote Antonio Puoti dice: “poteva essere anche un grande uomo di una intelligenza sovrumana però, alla fine ha cantato su tutte le persone che gli stavano intorno.