In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Istituto Verdi a rischio Mamme su Change.org per la scuola del quartiere

Matteo Marcon
1 minuto di lettura

MOGLIANO. Petizione per le scuole Verdi: le mamme tornano in prima linea per la formazione di una classe prima, a rischio per il calo demografico.

Ora è in programma una nuova riunione tra i responsabili istituzionali e le famiglie delle Verdi. In base a un criterio noto come lo stradario, il plesso di via Favretti avrebbe, sulla carta, i numeri per formare una classe prima. La formula del tempo normale proposta alle Verdi non riscuote però lo stesso successo della vicina Anna Frank dove, oltre al tempo prolungato, già più appetibile per molte famiglie, il plesso gode di grande fama. Così molte famiglie di Marcon scelgono di iscrivere qui i propri figli. Così hanno fatto anche alcune famiglie, destinate secondo un criterio geografico alle Verdi. La conseguenza è che si rischia di non formazione una prima.

La vicenda s’intreccia con il tema degli investimenti pubblici. Il Comune ha investito sulle Verdi nel 2015 la cifra di 573mila euro e si accinge a dare 1, 3 milioni della Regione per lavori da svolgere nel 2019.

Per questi motivi le mamme delle Verdi hanno deciso di scendere in campo con una mobilitazione. Erica Scardellato sulla piattaforma Change. org si rivolgersi direttamente al dirigente scolastico Susanna Picchi, al sindaco Carola Arena, e ai dirigenti provinciali e regionali, rispettivamente Barbara Sardella e Augusta Celada. «Per il prossimo anno scolastico» si legge sul sito «alla scuola primaria Verdi si sono iscritti solo 12 bambini richiedendo il tempo normale di 30 ore. Troppo pochi per formare una classe e per trovare una soluzione (. . .) è più facile dire ai genitori di correre da un plesso all’altro per portare prima un figlio e poi l’altro e per di più agli stessi orari. Le Verdi sono la scuola del nostro quartiere (...) perché dovremmo lasciarla senza provare a trovare una soluzione? Chiediamo anche il vostro aiuto».

Oltre trecento, a ieri, le adesioni. Si punta a raggiungere quota 500 sottoscrittori. —

Matteo Marcon

I commenti dei lettori