Cresciuto a pane e sindacato È un fedelissimo di Landini
La carriera di Cristian Sesena, 44 anni, l’uomo indicato dalla segreteria nazionale Dalle vertenze nei supermercati di Reggio Emilia fino all’incarico nazionale nella Filcams
IL RITRATTO
La Camera del Lavoro di Reggio Emilia è cresciuta con le battaglie storiche dei diritti dei cooperatori e delle tute blu. E’ qui, nella patria dei supermercati a marchio Coop e dei Martiri del 7 Luglio, che è cresciuto sindacalmente il reggiano Cristian Sesena, 44 anni, passato dalle vertenze dei supermercati emiliani fino alle battaglie con i colossi della grande distribuzione, e ora candidato alla segretaria generale della Cgil di Venezia.
Sesena è quindi un sindacalista cresciuto con le vertenze del settore del commercio all’interno di una Camera del Lavoro, quella di Reggio Emilia, storicamente in mano alla Fiom e che ha forgiato diversi dirigenti passati poi ai piani alti del sindacalismo italiano. Da Reggio giunge infatti anche Maurizio Landini, ex capo delle tute blu nazionali e ora capo del primo sindacato italiano, che Sesena ha apertamente sostenuto nella recente corsa al vertice nazionale, incassandone così la definitiva fiducia. Sesena è nato a Reggio Emilia e dopo la laurea in filosofia ha cominciato la sua attività come rappresentante sindacale aziendale un ipermacato del territorio, l’Ipersi la Meridiana. In aspettativa sindacale dal 30 settembre 2001, fino al giugno 2002 fa parte del coordinamento artigiani della Cgil e dal luglio 2002 entra nella Filcams diventando nel 2003 componente di segreteria.
Sesena è stato inoltre il più giovane segretario provinciale di categoria della Cgil reggiana. Nel 2005 fu infatti eletto segretario provinciale della Filcams Cgil di Reggio. Una palestra sindacale che lo portò a trattare nelle prime vertenze di più ampio respiro.
Il giovane dirigente della Camera del Lavoro ha preso poi la strada per Roma al termine dell’incarico come segretario generale della Filcams reggiana. La categoria lo ha infatti promosso nel 2011 e portato nella struttura nazionale legata al commercio. Sesena è quindi passato dalle vertenze locali a quelle quadro di caratura nazionale, a partire da quella che portò all’accordo di Ikea e quello sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Il nome di Sesena era spuntato - ma poi rientrato - tra i papabili per salire alla segreteria della Cgil di Reggio, spaccatasi a gennaio per una manciata di voti. Una frattura che insieme all'impasse di Venezia è ora in cima all'agenda del neo segretario nazionale Landini. —
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