Scout e volontari in lutto per l’amico Enrico Mosele. Questa sera la veglia
Colpito da infarto mentre si trovava in montagna. Era una delle anime della comunità di Marghera
Laura Berlinghieri
MARGHERA. Grande cordoglio, a Marghera, per la scomparsa di Enrico Mosele, storico volto dello scoutismo veneziano. Aveva 76 anni. Questa sera, alle 21, si terrà una veglia in suo ricordo, nella parrocchia di Sant’Antonio a Marghera, mentre la data dei funerali sarà comunicata nei prossimi giorni. Erano le 15 di sabato pomeriggio quando Mosele, grande appassionato di montagna, è stato colto da un malore, mentre stava facendo un’escursione con le ciaspole sul sentiero del rifugio Refavaier a passo Sandole, in Trentino.
Immediatamente gli altri membri del gruppo con cui si trovava hanno chiamato il 112. Sul posto è arrivata un’équipe medica con il tecnico di elisoccorso insieme a due soccorritori, ma per Mosele non c’era più niente da fare. «Enrico era amico di tutti nella comunità di Marghera. Sempre presente e sempre disponibile ad aiutare la parrocchia e gli scout, senza mai pretendere riconoscimenti o posti in prima fila» il ricordo commosso dell’assessore Simone Venturini. «Difficile immaginare di colmare il vuoto che ha lasciato in città». Mosele aveva operato per anni con i “lupetti” della parrocchia di Sant’Antonio, diventandone prima responsabile regionale e poi nazionale. Era il cassiere della parrocchia di Sant’Antonio e del gruppo scout Agesci Marghera 1, che lo ricorda con affetto: «Caro Enrico, sei stato un capo esemplare per molti di noi, eri la memoria storica dello scoutismo a Marghera e sei stato un maestro per tutti. Di te ci mancherà il tuo stile, la tua discrezione, la tua gentilezza e la tua generosità» il messaggio affidato alla pagina Facebook dell’associazione. Impegnato nel mondo del volontariato, per la colletta alimentare, è ricordato da tutti per il suo altruismo.
Per il presidente della Municipalità, Gianfranco Bettin, era «l’anima forte e gentile del volontariato di Marghera, del mondo scout, dell'impegno educativo e sociale sul territorio, in parrocchia a Sant’Antonio, al Centro Francescano di Cultura, in tanti altri luoghi e situazioni della nostra comunità. Grazie per tutto». Enrico Mosele lascia la moglie Rita e i figli Stefano e Anna.
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