BIBIONE. Non è ancora ufficiale, ma l’intenzione dell’amministrazione comunale è arrivare a vietare il fumo su tutta la spiaggia già da questa estate. Il tempo stringe perché mancano soltanto poco più di due mesi. L’indiscrezione arriva dall’ambiente del settore vacanze, che già si sta preparando per la stagione turistica 2019.
A lavorare su questo obiettivo sono il Consorzio di promozione turistica Bibione Live e l’amministrazione comunale, che vanta la quota maggioritaria del consorzio Bibione Spiaggia. Da qualche anno esiste un progetto che ha visto coinvolti anche Usl 4, Asvo e i gestori balneari, che si chiama “Bibione, respira il mare”, grazie al quale è stato posto il divieto di fumo su tutta la battigia e sulla prima schiera di ombrelloni.
Quando cinque anni fa nacque questa iniziativa l’intento finale era raggiungere l’obiettivo del divieto di fumo su tutta la spiaggia. Lo scopo è a portata di mano. I fumatori dovranno rassegnarsi a camminare sino a raggiungere la più vicina piazza o la più vicina strada per poter soddisfare la loro esigenza.
Restano da risolvere alcune questioni di carattere burocratico, su cui sta lavorando anche la Guardia costiera. L’indiscrezione ha generato, specialmente tra chi sceglie Bibione come destinazione delle proprie vacanze, un grande entusiasmo. Frena, a tal proposito, l’assessore al turismo e vicesindaco di San Michele, Gianni Carrer. «Ancora non è detto, ma l’intenzione è quella di vietare la spiaggia ai fumatori», dice, «il Consorzio di Promozione turistica Bibione Live sta lavorando ogni giorno per mettere a punto tutte le iniziative dedicate al raggiungimento di questo obiettivo».
La località con questo proposito si gioca moltissimo dal punto di vista dell’immagine, e la notizia del divieto di fumo su tutta la spiaggia avrebbe risonanza di carattere mondiale con ricadute indubbiamente positive. Nel luglio 2019 si parlava di aree dedicate ai fumatori sulla spiaggia. Dal 2014 al 2017 sono stati raccolti 553mila mozziconi di sigarette, per poco più di 10 tonnellate di “cicche” poi smaltite grazie ad Asvo e alla collaborazione dei consorzi balneari. Attualmente sono presenti 27 contenitori classici; e 4 contenitori in vetro trasparenti più grandi, definiti mozzicometri. —