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Annone, il presepe vivente con 200 figuranti

Una famiglia centrafricana ha impersonificato la sacra famiglia. Soddisfatta la sindaca Ada Toffolon: "La nostra filosofia è di accettare chi viene a vivere da noi"

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ANNONE. Una intera famiglia centro africana, da anni in Italia, è stata il fulcro della diciassettesima edizione del presepe vivente di Annone Veneto (Venezia) con ben 200 figuranti. La sacra famiglia era composta da padre e madre nel ruolo di Giuseppe e Maria, due figlie che hanno fatto gli angeli custodi e il più piccolo che ha impersonato Gesù nella mangiatoia.

L'iniziativa è stata voluta da un'associazione locale in accordo con il parroco della chiesa di San Vitale in una realtà cittadina di 4mila anime che dell'inclusione, «anche per la notevole presenza di stranieri», come sottolinea il sindaco Ada Toffolon, «ha fatto di necessità una bella virtù». Nessuna polemica e nessuna protesta, con tutti gli abitanti della cittadina a festeggiare assieme il Natale.

Il presepe vivente di Annone

«La filosofia propria di Annone - dice Toffolon - è quella di accettare quanti vengono a vivere qui facendoli partecipare a manifestazioni, sagre e iniziative varie, sono per lo più stranieri e l'indice di natalità non è certo alzato degli italiani ma facciamo partecipare alla nostra vita tutti ovviamente anche quanti si spostano da paesi vicini al nostro e a agli italiani che scelgono Annone per vivere».

«Una socializzazione - aggiunge - indirizzata ad allargare la nostra piccola piazza a pochi passi della quale abita la famiglia che è stata il cuore del nostro presepe rafforzando ancora di più lo spirito del Natale che è festa e momento di riflessione per tutti». Annone è una cittadina che negli ultimi cinque anni ha visto giurare sulla costituzione e diventare cittadini italiani ben 200 persone provenienti da altri paesi.

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