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Via King, investì ciclista ma non gli prestò aiuto Automobilista a processo

JESOLOSi allontanò dal luogo dell’incidente tornandovi solo dopo molto tempo. Per questo ora un 36enne di Jesolo è a processo per omissione di soccorso. Ieri, in tribunale a Venezia, è stato sentito...

Francesco Furlan
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JESOLO

Si allontanò dal luogo dell’incidente tornandovi solo dopo molto tempo. Per questo ora un 36enne di Jesolo è a processo per omissione di soccorso. Ieri, in tribunale a Venezia, è stato sentito uno degli agenti intervenuti sul luogo dell’incidente, e la prossima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 19 novembre. I fatti per i quali il 36enne è imputato risalgono a 4 anni fa. Il 23 giugno del 2014 Diego Michielon stava percorrendo via Martin Luther King, a Jesolo, in direzione di Cortellazzo - Piazza Drago. Era notte fonda, la strada era particolarmente buia, e alla guida della sua Volkswagen Tiguan Michielon investì un giovane bengalese che, con la sua bicicletta, stava attraversando la strada. Non è chiaro, perché nessuno dei due protagonisti lo ricorda, se il bengalese - oggi 37enne e pure lui residente a Jesolo - fosse in sella alla sua bici o se fosse smontato per attraversare. Quel che è sicuro è che l’investitore non si è fermato, lasciando il bengalese a terra e gravemente ferito. Quella notte Michielon aveva poi fatto ritorno sul luogo dell’incidente, ma parecchi dopo il fatto. Un comportamento che configura il reato di omissione di soccorso e che il giovane jesolano, difeso dall’avvocato Chiara Di Leo, ha motivato, nei verbali dell’epoca, spiegando di essere rimasto sotto choc per l’impatto, e di essere tornato sul luogo dell’incidente solo dopo essersi calmato e aver compreso quello che era successo. A terra, nell’impatto, il bengalese all’epoca 33enne, era rimasto, tra le altre cose, con un femore rotto, che lo avrebbe poi obbligato a un lungo ricovero e a una lunga riabilitazione. La vicenda ha già seguito il suo corso dal punto di vista civile e nell’arco di qualche settimana il giudice dovrà prendere una decisione anche sul fronte penale. —

Francesco Furlan

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