Le vittime di Gaiatto disertano l’incontro voluto dal Codacons
Solo in undici si sono presentati ieri sera all’hotel Alla Botte Il presidente Claut: «Scadenza termini querele vicina»
Rosario Padovano
Erano in 11, meno dell’altra volta e alcuni avevano partecipato anche nel corso della prima riunione. Tuttavia il vertice con i clienti vittime del trader Fabio Gaiatto, con il Codacons Fvg ieri sera all’hotel “Alla Botte” è stato interessante per le bordate del suo presidente Vitto Claut e anche per alcune novità. La notizia più importante é che si temono conseguenze per il rilascio delle cambiali in Croazia. Molti truffati non sapevano di fronte a un notaio di firmare documenti per investire soldi in Venice e poi appunto delle cambiali. Ebbene secondo l’assistente di Claut in Croazia c’è una possibilità, pur remota, che chi entra in possesso di queste cambiali possa rivalersi sui beni dei truffati in Italia che hanno appunto sottoscritto quei documenti scritti in croato. Le querele, ha suggerito Claut, vanno presentate a 90 giorni dai primi arresti, e quindi il termine ultimo è domenica 9 dicembre. E siccome sabato 8 è giornata festiva per la ricorrenza dell’Immacolata, le querele vanno presentate entro venerdì 7. «Solo con le querele potete costituirvi parte civile», ha riferito Claut, «crediamo possiate essere risarciti».
E qui il presidente Codacons lancia la prima bomba. «La Procura ha sequestrato beni per 44 milioni di euro finora. Sono convinto che verrete risarciti», ha concluso rivolgendosi ai pochi presenti in sala. Claut era affiancato dal legale Nicola D’Andrea di Udine. Il Codacons ha raccolto venti querele. In Croazia sono state presentate alla Procura di Umago due querele penali e a giorni verrà presentata una causa civile sempre nella città istriana. Presentare querela col Codacons comporta una spesa di 200 euro più IVA.
Il clima dentro la sala era di rassegnazione totale. L’incontro dopo un’ora era già concluso. Sabato mattina alle 10 al teatro Russolo di Portogruaro intanto il circolo Cavour 35 organizza il convegno “Il risparmio tradito” con la presenza del capo della Procura Tito. Il circolo peró evita nella presentazione di parlare esplicitamente del caso Gaiatto. «Dopo il caso Parmalat», hanno detto gli oragnizzatori, «si è riproposto un caso grave. É giusto affrontare questo argomento con ospiti competenti». —
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