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Sole, folla e tanti studenti alla festa dell’oasi di Gaggio

Nel weekend, il trentesimo compleanno dell’area gestita da Lipu e Comune. Pamio (delegato Venezia): «Il nostro obiettivo è renderla fruibile alla gente»

Simone Bianchi
1 minuto di lettura

MARCON. Successo di pubblico per la festa dei trent’anni di attività dell’oasi naturalistica alle cave di Gaggio. Il sole nel weekend, la voglia di scoprire un’area protetta e trascorrere qualche ora all’aria aperta ha richiamato sabato e ieri centinaia di persone, comprese molte classi delle scuole locali.

L’oasi gestita dalla Lipu e supportata dal Comune di Marcon ha mostrato ancora una volta i suoi punti di forza che, grazie ai volontari, hanno visto un’ex discarica e le cave abbandonate, diventare un luogo di estrema importanza a due passi dalla laguna. È infatti qui che durante tutto l’anno vivono decine di specie protette tra uccelli, piccoli mammiferi, pesci, rettili e insetti.

Un’oasi che è riuscita ad attirare migliaia di uccelli migratori che percorrono la rotta tra Europa e Africa nelle varie stagioni, coprendo a volte anche distanze di 10 mila chilometri, e a Gaggio trovano un luogo dove poter riposare e nutrirsi. «Questa è una festa speciale per noi della Lipu, ma anche per tutto il territorio e gli amanti della natura», ha detto il delegato della sezione di Venezia, Gianpaolo Pamio, «perché quest’oasi è unica e sta ottenendo risultati impensabili rispetto a quando è stato iniziato il lavoro. È cresciuta da 12, 8 a 36 ettari, due terzi dei quali sono ricoperti di acqua, offre rifugio a molte specie ed è un bene prezioso in ambito naturalistico. Il nostro obiettivo è quello di renderla sempre fruibile alla gente, tutelarla e garantire la presenza di tutte le specie che ci vivono o transitano. Ma va anche difesa dai bracconieri, dai pescatori di frodo, da chi inquina l’acqua sversando nei canali liquami e idrocarburi, da chi ruba le uova dai nidi e chi libera all’interno i cani per far uscire gli uccelli e abbatterli a fucilate. Tutto questo succede, cerchiamo di prevenirlo ma non è facile».

La festa per i tre decenni di attività è stata caratterizzata anche dalla grande torta offerta ieri pomeriggio, dagli stand per i bambini tra giochi e trucchi, dalle visite guidate e dalle lezioni sul campo. E un regalo è stato fatto a tutti i visitatori.


 

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